Lombardia, ‘schiaffo’ dei consiglieri “grillini” all’arcivescovo: entra Scola, loro escono

La protesta in Consiglio Regionale per “rivendicare la laicità dello Stato”. Un gesto ignorante

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Milano – Show dei consiglieri regionali lombardi del Movimento 5 Stelle questa mattina nell’aula del Consiglio Regionale, all’arrivo dell’arcivescovo di Milano, Angelo Scola. Accompagnato dal presidente Raffaele Cattaneo, il pastore della diocesi ambrosiana è stato salutato dagli applausi dei presenti, ma non da quelli dei consiglieri glillini, che hanno abbandonato l’aula.

I nove consiglieri hanno inteso protestare per “rivendicare la laicità dello Stato e di conseguenza delle aule dove si legifera e dei momenti a questo preposti“, ma sono incorsi in una palese contraddizione, perché hanno poi seguito il discorso del cardinale dal loro ufficio e alla fine sono scesi per incontrarlo.

La capogruppo del M5S, Paola Macchi, ha spiegato a Scola che “come avevamo anticipato al presidente Cattaneo, noi non siamo contro la Chiesa, ma per il rispetto di alcuni momenti istituzionali laici“. “Le riunioni di Consiglio regionale hanno un preciso significato, sono il momento in cui i consiglieri lombardi, eletti dal popolo, discutono e si confrontano sulle norme regionali“, hanno spiegato i consiglieri del M5S, che indossavano un “bavaglio bianco” in segno di solidarietà con i parlamentari nazionali del Movimento, sottolineando che “è un giorno alla settimana in cui siamo tutti presenti in aula, quindi un momento fondamentale per prendere decisioni e deve essere dedicato a questo: ci sono altri sei giorni per ascoltare i rappresentanti di altre istituzioni che vogliano venire a parlarci di argomenti umanamente interessanti ma che nulla hanno a che fare con questo momento istituzionale“.

Il gesto verso il cardinale Angelo Scola, uomo mite e disponibile, ha il sapore della rappresentazione teatrale a uso delle telecamere e per pura propaganda. Non crediamo Scola fosse andato in consiglio Regionale per partecipare all’attività legislativa, per la quale è encomiabile l’attenzione dei “grillini”. Tuttavia, come è libera questa manifestazione a tutela della laicità dell’istituzione regionale, mai messa in discussione da alcuno, i consiglieri lombardi del M5S ci consentiranno di pensare che tale comportamento esprime  ignoranza valoriale, se non ignoranza tout court.

Credit: TMNews