Teramo, anziano muore dopo 5 ore di attesa al pronto soccorso

Aperte due inchieste, una della magistratura e l’altra dell’Azienda Sanitaria Locale

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È morto dopo un anticamera di alcune ore al pronto soccorso dell’ospedale di Teramo. È accaduto ieri sera al “Mazzini”, il nosocomio della città abruzzese, dove un anziano paziente era arrivato accusando alcuni dolori. Pare che il pronto soccorso fosse ingolfato di lavoro e i medici avessero invitato il paziente ad attendere.

La morte sarebbe però sopraggiunta, senza che nessuno se ne accorgesse, circa 5 ore dopo il suo arrivo. L’uomo sembrava dormisse sulla barella mentre non dava più segni di vita.

Aperte due inchieste: la prima della procura della Repubblica di Teramo, l’altra – di tipo conoscitivo – della locale Asl. “Ho disposto l’immediata verifica dei fatti, ora in corso – ha spiegato Paolo Rolleri, direttore generale della ASL di Teramo – da parte del primario di pronto soccorso con il personale sanitario presente al momento dell’arrivo del paziente e dopo il decesso. Se si dovessero verificare anomalie legate a responsabilità o negligenze – ha precisato in modo tautologico – sarà mia cura intervenire con decisione e senza esitazione. Il fatto che il medico di turno abbia chiesto lui stesso l’autopsia, dimostra che qualcosa di strano deve essere accaduto al paziente“.

Rolleri ha espresso la propria vicinanza ai familiari dell’anziano deceduto, del quale i medici raccontano che deambulasse in modo tranquillo, quando è arrivato in ospedale. “Spero che tutto si chiarisca e che venga fuori la realtà dei fatti“, ha concluso il direttore generale.

Resta però il fatto che una persona non può rimanere 5 ore al pronto soccorso, senza che alcuno si preoccupi di prestare l’attenzione minima. In genere chi si reca al pronto soccorso non lo fa per ragioni di turismo ospedaliero, anche se è indubbio che è tutto il sistema di gestione delle cure – che inerisce il rapporto pazienti/Servizio Sanitario Nazionale – a dover essere riorganizzato, attribuendo ai medici di base – in forma anche associata – un ruolo di front office primario per il primo soccorso di bassa gravità o attinente alle necessità di routine.

Spesso infatti i “pronto soccorso” sono ingolfati per disturbi di scarsa importanza, che però impegnano in modo intenso le strutture e il personale.

Credit: AGI