Gentilezze tra imprenditori italiani. Della Valle: “Gli Agnelli? Non meritano rispetto”. Elkann: “Sei un nano”

Il patron di Tod’s, Diego Della Valle: ”Hanno avuto e preso tutto quello che hanno voluto dall’Italia e dagli Italiani e poi sono scappati nella penombra”

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Roma – ‘‘Le mie sono critiche rivolte ad una famiglia che ha avuto e preso tutto quello che ha voluto dall’Italia e dagli italiani” e che nel momento del bisogno ”è scappata nella penombra per sistemare al meglio i propri affari personali. Chi si comporta in questo modo non merita nessun rispetto”. Queste le parole sprezzanti del patron di Tod’s, Diego Della Valle.

Il presidente di Fiat Chrysler Automobiles, John Elkann, “potrebbe rimanere per uno stage” alla Tod’s “visto che ha molto tempo libero, così potrà imparare cosa vuol dire lavorare per davvero“, ha aggiunto Della Valle.

Ora, comunque, conclude Della Valle, “basta con queste discussioni da pianerottolo, ce ne sono già troppe in questo Paese e non servono a nulla. Se Yaki è pronto, lo invito ad un confronto pubblico tra di noi così ognuno dirà quello che pensa“.

Le parole di Della Valle sono arrivate dopo che il presidente della Fiat, John Elkann, in mattinata aveva attaccato il patron della Tod’s. “Non posso pensare Della Valle abbia preoccupazioni da parte di Rcs, penso che la Tod’s lo preoccupi“, aveva affermato Elkann, replicando alle critiche mosse da Della Valle sulla gestione di Rcs. 

La Tod’s va male, è giù del 20% da inizio anno, rispetto ai suoi concorrenti, Prada, Armani, Lvmh, Kering, è un nano, e’ un’azienda di dimensioni piccole e sopratutto rispetto agli altri non si puo’ dire che stia andanando molto bene“, aveva osservato il presidente della Fiat.

Diego Della Valle non ha lesinato critiche alla generazione più giovane della famiglia Agnelli, accusata di aver beneficiato degli interventi pubblici a sostegno della Fiat, ma poi alla ricerca dei propri esclusivi interessi, portando la Fiat all’estero per preservarla da un’esazione fiscale asfissiante in Italia. Sullo sfondo però il vero noto: la lotta per la conquista del controllo di Rcs.

Credit: Adnkronos