Shirley Temple, mission accomplished! Riccioli d’Oro volerà per sempre

L’attrice americana è morta oggi a 85 anni. Aveva interpretato nella fanciullezza quel tipo di bimbe acute e sagge, monelle nel loro inconsueto acume “diversamente adulto”

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La chiamavano “riccioli d’oro”, Shirley Temple, enfant prodige del cinema americano che nell’epoca più luminosa di Hollywood ha incantato il grande schermo con i suoi personaggi così dolci, ma anche piuttosto arguti vista la giovanissima età.

Classe 1928, nasce a Santa Monica, Los Angeles, dove la madre la iscrive da subito a numerosissime audizioni in modo da riversare su di lei quelle speranze che la sua vita non le aveva concesso. Scoperta da Charles Lamont, viene assunta dalla Eductional Pictures per cui lavora dal 1931 al 1934, prendendo parte a due serie televisive: Baby Burlesks e Frolics of Youth. Soltanto con le prime produzione cinematografiche il suo look cambia radicalmente: Shirley, che aveva infatti i capelli castani e lisci, diventò bionda e piena di ricci su suggerimento dei produttori che presero ispirazione da Mary Pickford.

Nei primi film da lei girati la Temple ha fin da subito dimostrato una certa predisposizione per il ballo e il tip-tap come ne Il piccolo colonnello (dove duetta con Bill “Bojangles” Robinson), La piccola ribelle o Dietro l’angolo. In questi anni lavora accanto alle star più celebri del suo tempo, come Cary Grant, Ronald Reagan, Gary Cooper, Randolph Scott, Robert Young e Joan Crawford.

La stessa Academy le assegnò un Oscar speciale (detto “giovanile”) come riconoscimento del suo grande talento nel 1935 (quando aveva solamente sei anni).

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Successivamente alla sua apparizione nel film Il trionfo della vita con James Dunn, Temple ottiene un contratto con la 20th Century Fox nel 1933, continuando il suo sodalizio con Dunn. In un clima severissimo e desolante come lo era quello della Grande Depressione i film di “riccioli d’oro” portavano un’ondata di speranza e ottimismo nella popolazione, tanto da essere stata citata dal presidente Franklin Delano Roosevelt in uno dei suoi celebri discorsi alla nazione: “…finché il nostro Paese avrà Shirley Temple, noi staremo bene” (“as long as our country has Shirley Temple, we will be all right”).

Shirley Temple divenne così popolarissima e l’attrice più pagata della Fox, fu anche scritturata dalla celebre Paramount per due film nel 1934: Little Miss Marker e Rivelazione. Perfino la grande Greta Garbo dovette inchinarsi al suo successo, mentre nella categoria maschile il solo Cary Grant le era considerato superiore.

Nel 1939 avrebbe dovuto interpretare il leggendario personaggio di Dorothy, scritto appositamente per lei, nel musical Il mago di Oz, ma la Fox non concesse la sua star alla MGM e la parte andò a Judy Garland. Raggiunti i dodici anni, la fama della Temple inizia a retrocedere dopo una serie di insuccessi più o meno ingenti: è il caso di L’uccellino azzurro, che non ripagò minimamente i costi di produzione sostenuti dalla Fox che, dopo Non siamo più bambini, reciderà il contratto alla sua star.

In età adulta, dopo una serie di ruoli più maturi che non le danno il successo avuto in precedenza, decide di buttarsi in politica candidandosi al Congresso per il Partito Republicano nel 1967. La Temple, nel frattempo sposatasi e divenuta Shirley Temple Black, avrà numerosi incarichi diplomatici come rappresentante USA per l’ONU dal 1969 al 1970, e come ambasciatore in Ghana (1974) e in Cecoslovacchia (1989). Dal 1974 al 1975 lavora nel consiglio d’amministrazione della Walt Disney Company e sarà portatrice di numerosi incarichi no-profit per tutti gli anni seguenti, ad esempio per il World Affairs Council o per l’UNESCO.

Famoso l’episodio in cui l’ex attrice dichiarò di avere un tumore al seno, a questo proposito l’attrice Barbara Barrie dichiarò: “Shirley Temple è stata la prima persona a dire sulla televisione nazionale “Io ho avuto un tumore al seno”. Non è stata Betty Ford, ma Shirley Temple, una della più grandi star che il mondo abbia mai avuto. Inoltre, lei fu così coraggiosa in quanto la gente non diceva mai “cancro” e non diceva mai “seno” in pubblico. Lei lo ha detto. La gente non se lo ricorda, ma lei lo ha fatto.”

Se n’è andata per cause naturali nella notte del 10 febbraio nella sua casa a Woonside, California.

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