Poveri, ma belli! La crisi taglia le vacanze, ma non il ricorso alla chirurgia plastica

Gli italiani si confermano un popolo di narcisi e non riescono ad accettare i cambiamenti del proprio corpo: per lei gli interventi più richiesti riguardano il seno e il ‘nasino alla francese’, per lui invece c’è lo sguardo ‘più giovane’ con palpebre risollevate

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Milano – Poveri ma belli. Non è solo un celebre film di Dino Risi del ’57 con Marisa Allasio e Renato Salvadori, ma una caratteristica degli italiani, popolo di narcisi, che nonostante la crisi economica non rinunciano ai ‘ritocchi’.

Negli ultimi mesi – testimonia Ezio Maria Nicodemi, segretario esecutivo della Mediterranean Academy for Life Extension Sciences – nonostante la difficile situazione economica che stiamo vivendo c’è una ripresa del ritocco estetico“, come sottolineato nei giorni scorsi anche dalla British Association of Aesthetic Plastic Surgeons (Baaps). “C’è chi proprio non riesce ad accettare i cambiamenti del proprio corpo – spiega l’esperto – e fa di tutto per fermare, per quanto possibile, il tempo. Così, per una seduta dal chirurgo si è disposti a rinunciare non solo alla vacanza invernale sulla neve, ma anche al gruzzolo messo da parte per quella estiva“.

Nella classifica degli interventi più richiesti da lei, dopo il seno, c’è il sempre amato ‘nasino alla francese’. E poi liposuzione e addominoplastica. “Oltre agli interventi di mastoplastica – precisa Nicodemi – molte donne tra i 18 e i 25 anni chiedono interventi di rinoplastica. Quelli al seno, invece, interessano sia le giovanissime che le over 35, spesso provate da gravidanze e allattamenti“.

Quanto ali uomini, non rinunciano a interventi agli occhi, ‘risollevare’ le palpebre e a liposuzione ad addome e fianchi.

Credit: Adnkronos