Ministero Interni russo sbugiarda Luxuria: ‘mai portata in centrale’

Secondo l’agenzia di stampa TMNews, che cita fonti dirette, nessuna indagine è stata aperta dalle autorità russe a carico della transgender ex deputata di Rifondazione Comunista. Solo un controllo di routine, poi serata di bisbocce in un locale, fino alle 4 del mattino. Chiederne conto a Emma Bonino e a Lapo Pistelli, ministra e vice ministro degli Affari Esteri?

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Sochi – Vladimir Luxuria non è stata portata in nessuna stazione di polizia a Sochi. È quanto si apprende dal ministero degli Interni russo, divisione di Sochi, dove sono in corso le Olimpiadi invernali. “Wladimiro Guadagno, noto come Vladimir Luxuria, non è stato portato in un dipartimento di polizia a Sochi, e non è stato aperto nessuna indagine a suo carico“, ha riferito il ministero.

Secondo altre fonti di TMNews le verifiche su Luxuria, ex deputata transgender italiana sorpresa dalla polizia di Sochi mentre agitava lo striscione “Gay è ok“, sono proseguite dalle 19 locali di ieri sino alle 21. Poi l’ex deputata ha raggiunto il più noto gay club di Sochi, dove si è trattenuta sino alle 4 di questa mattina, quando – secondo una terza fonte (che TMNews mantiene riservata) – ci sarebbe stato il contatto con i funzionari della Farnesina.

Luxuria invece aveva detto – tramite Imma Battaglia, storica leader del movimento LGTB – di essere stata fermata dalla polizia russa e poi rilasciata, per aver agitato a Sochi uno striscione con la scritta in “Gay è ok”. Fonti di polizia locali avevano però già smentito che vi fosse riscontro del fermo.

Sono a Sochi! Saluti con i colori della rainbow, alla faccia di Putin!” aveva scritto sul suo profilo Twitter la soubrette transgender, mentre si accavallavano notizie sul suo arresto.

La ministra degli Esteri Emma Bonino aveva subito attivato l’unità di crisi per liberare l’ex parlamentare, andata a Sochi per preparare un servizio del programma tv “Le Iene” a favore dei gay. Allo Stadio Olimpico si era presentata con un ventaglio arcobaleno sfavillante.

Persino il conduttore tv Fiorello aveva mandato un messaggio su Twitter in cui invitava Silvio Berlusconi a parlare con Putin per liberarla: “Silvioooooooo chiama Putiiiiinnnnn e fai uscire Vladimir! Digli che è la nipote di Sofia Loren!!!” recitava il suo tweet.

Se la circostanza svelata da TMNews fosse confermata, ci sarebbe da mettere in severa discussione la responsabilità di Emma Bonino e Lapo Pistelli, rispettivamente ministra e vice-ministro degli Affari Esteri, che si fidano di un allarme infondato, senza ricorrere a fonti dirette di informazione. Ma andrebbe vagliata anche la posizione di Imma Battaglia, che aveva divulgato l’allarme dell’arresto: se l’azione penale è ancora obbligatoria e se il procurato allarme è ancora un reato. 

Noi sappiamo che Matteo Renzi ci dovrebbe pensare almeno 1000 volte prima di mantenere alla Farnesina questa “squadra fortissima” a sparare panzane, con l’aggravante della (supposta) competenza.

Credit: TMNews