Vladimir contro Vladimir: 0-1 e Luxuria al centro… dell’attenzione. Mission Accomplished…

Vladimir Luxuria è stata liberata. Lo ha annunciato Lapo Pistelli, vice ministro degli Affari Esteri. Era stata arrestata a Sochi, mentre sventolava una bandiera arcobaleno con un messaggio provocatorio in russo: “gay è ok”

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Vladimir Luxuria è stata liberata pochi minuti fa dalla polizia di Sochi, che l’aveva fermata, dopo averla trovata con una bandiera arcobaleno recante un inequivocabile messaggio in russo: “gay è ok”.

Ad annunciarlo il vice ministro agli Affari Esteri (che su Twitter si “maiuscola” tutto…) Lapo Pistelli, con un messaggio sintetico: “#VladimirLixuria (testuale, ndr) is free”, cannando alla grande pure il nome de plume

Insomma, nella partita tra Vladimir Putin e Vladimir Luxuria, l’Italia ottiene un’insperata vittoria di misura fuori casa e su campo sfavorevole: 0-1 e palla al centro, si direbbe se non si cadesse nel pericolo di strumentalizzazioni e di critiche inutili. Quindi, 0-1 e …Luxuria al centro dell’attenzione dei media italiani (campagna elettorale con altri mezzi in vista di un seggio a Bruxelles? Che cattivo pensiero…), visto che altrove dubitiamo avrà tanta visibilità. Ma tant’è, tutto è bene quel che finisce bene.

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La soubrette, attrice, presentatrice e politica rifondarola aveva intenzione di provocare e di manifestare (con piena legittimità in Italia, altrove non lo è così tanto: esecrabile, ma non possiamo imporre alla Russia il nostro punto di vista, semmai limitarci a sensibilizzare sull’idiozia di certi divieti…), assistendo domani sera a una partita di hockey su ghiaccio al Bolshoy Ice Dome, con un programma di tutto rispetto per la serata: presentarsi con “gonna lunga con strascico, orecchini, bracciali e ventaglio, tutto con i colori rainbow“, aveva preannunciato.

Insomma, spettacolo in scena per manifestare – legittimamente, ripetiamo – contro “una legge assurda, che usa il divieto della propaganda gay ovunque ci siano minori come pretesto per non parlare dell’omosessualità, nel pregiudizio che si possa trasmettere per il solo fatto di discuterne” e per sottolineare l’inaccettabilità dell’equiparazione “tra omosessualità e pedofilia, che non è un orientamento sessuale ma una aberrazione sessuale“.

In Italia obiettivo visibilità centrato. Le finalità vere – oltre a quelle dichiarate – le vedremo fra un po’ di tempo. Ma un quesito sorge spontaneo: per ogni cittadino che si fosse trovato in analoghe circostanze, la celerità dell’azione della Farnesina sarebbe stata uguale? Beh, gli italiani non lo pensano molto, basta dare una scorsa ai social media per capire che Luxuria è percepita come “più uguale degli altri”, appartenente a una casta di privilegiati. Forse, da questo punto di vista, sarebbe stato meglio passare la notte in gattabuia (ingiustamente, ma in modo più produttivo sotto il profilo della comunicazione).

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