Chi è Francesco Pigliaru: il profilo del nuovo presidente della Sardegna

Laureato in Scienze Politiche, docente universitario, già prorettore dell’Università di Cagliari, è stato assessore della Giunta Soru

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Cagliari – L’economista Francesco Pigliaru, 59 anni, neo presidente Sardegna, per due anni è stato assessore alla Programmazione, bilancio, credito e assetto del territorio della giunta di Renato Soru. In questa veste il suo contributo è stato determinate per l’ideazione del programma ‘Master and Back”, di cui è considerato il padre. Il progetto prevede che i giovani sardi abbiano la possibilita’ di svolgere un percorso di formazione in un’università estera o italiana per poi rientrare sull’Isola con un contratto di collaborazione o di ricerca in un’azienda o in un ente sardo.

Della necessità di un periodo di studi fuori dalla Sardegna, Pigliaru è sempre stato convinto, come testimoniano alcuni suoi ex studenti che già nei primi anni Novanta si erano sentiti consigliare dal professore, all’epoca ricercatore nella facoltà di Scienze politiche, di proseguire il loro iter universitario al di là del mare.

L’economista sassarese è stato assessore dal 2004 al 2006, quando lasciò l’incarico in maniera polemica con l’allora presidente Soru. Il vecchio strappo con il patron di Tiscali aveva addirittura fatto temere la bocciatura della sua candidatura, sostenuta dalla vincitrice delle primarie Francesco Barracciu, da parte dell’ala soriana del partito.

Pigliaru è sposato con Adriana Di Liberto (ricercatrice dell’Università di Cagliari, con PhD a Londra) e padre di un figlio. Già prorettore dell’università cagliaritana, ha lasciato l’incarico il 6 gennaio scorso per candidarsi. È professore ordinario di Economia politica alla facoltà di Giurisprudenza.

Nato a Sassari nel maggio del 1954, Pigliaru si è laureato in Scienze politiche e specializzato alla scuola superiore di Economia “Enrico Mattei” di Milano oltre che alla Cambridge University con il Master Philosophy in Economics. Tra gli incarichi ricoperti negli anni c’e’ anche la direzione del CRENoS, il “Centro Ricerche Economiche Nord Sud” dal 1993 al 1998.

Credit: AGI