Escalation a Kiev: si combatte nelle strade, altri 50 morti, 60 agenti in ostaggio (Video Live)

Si aggrava la situazione nella capitale ucraina e in tutto il Paese, in preda alla cecità della violenza. Atleti ucraini lasciano le Olimpiadi di Sochi. Ambasciatore italiano a Kiev: “solo oggi almeno 50 morti”

Escalation a Kiev (foto TMNews)
Escalation a Kiev (foto TMNews)

Kiev – Kiev e’ nel caos. Il palazzo del governo è stato evacuato, così come il Parlamento, dove numerosi deputati sono usciti correndo. Spari, fumo e deflagrazioni si registrano anche vicino al palazzo presidenziale. I manifestanti hanno preso in ostaggio una cinquantina di agenti di polizia. La città è quindi a un soffio dalla guerra civile.

La tregua annunciata ieri al termine di un incontro tra il presidente ucraino, Viktor Yanukovych, e i capi delle opposizioni, non ha retto. Una centinaio di uomini armati ha attaccato le barricate della polizia nella centrale piazza Indipendenza, teatro degli scontri che nelle ultime 48 ore hanno fatto almeno 35 morti. I rivoltosi hanno costretto i poliziotti ad arretrare di oltre 200 metri e adesso hanno il controllo di quasi tutta la piazza. La polizia ha sparato proiettili di gomma per respingere l’attacco, portato a termine con sassi e bottiglie molotov. Il bilancio delle vittime indica anche in 445 i feriti, e tra questi 287 sono stati ricoverati in ospedale. Alle cure ospedaliere sono ricorsi 88 agenti di polizia, sei giornalisti, il deputato dell’opposizione, 4 minorenni e due stranieri.

La tregua, scattata dopo l’incontro nella notte tra il presidente Viktor Yanykovych e i capi dell’opposizione, doveva preludere a un negoziato. “È cominciata una trattativa per rendere più stabile il quadro“, aveva spiegato il capo del partito di opposizione “Patri”, Arseni Yatseniuk. “Le parti“, aveva affermato Yanukoviych in una nota, “annunciano una tregua e l’avvio di un negoziato che metta fine al bagno di sangue e avvii un percorso a beneficio della pace civile“.

Video Live

Questa mattina, prima degli scontri, Kiev si era svegliata in una calma apparente che pero’ non era riuscita a nascondere le colonne di fumo che ancora si levano da piazza Indipendenza, dove ieri una barriera di fuoco era stata accesa per separare i manifestanti dalle forze dell’ordine. Oggi è il giorno del dossier sulle sanzioni. Ne parleranno i ministeri degli Esteri europei in una riunione convocata d’urgenza. “Serve – ha detto il primo ministro francese Jean-Marc Ayrault – una decisione forte in termini di sanzioni graduali” ma, ha aggiunto in un’intervista alla radio “France Info”, è necessario “recuperare il dialogo affinché non ci si avvii lungo una strada senza uscita“.

Intanto il ministero dell’Interno ha diffuso una nota ufficiale per smentire le voci di defezioni di agenti. “Sono solo illazioni, niente di più, voci fatte circolare dai promotori dei disordini. Gli ufficiali delle forze dell’ordine hanno morale altissimo e sono tutti pronti a difendere i cittadini ucraini dagli estremisti“, si legge nel comunicato pubblicato sul sito del dicastero.

L’ambasciatore italiano a Kiev, Fabrizio Romano, intervistato da Radio Radicale, ha parlato di qualcosa come 50 morti nella sola giornata di oggi. L’Agence France Presse ha sommato 25 morti in diversi avvistamenti da parte dei suoi corrispondenti sul luogo. Alcuni siti di notizie pubblicano le prime liste con nomi e cognomi delle vittime, a decine. Il ministero dell’Interno aggiorna a sua volta il numero dei morti nelle forze dell’ordine: almeno un agente ucciso oggi, dieci complessivamente.

Un giornalista di Afp ha visto otto cadaveri davanti alla posta centrale sul Maidan, la piazza dell’Indipendenza di Kiev, che è l’epicentro della protesta anti-governativa. Il cronista, inoltre, ha contato dieci altri carpi senza vita non lontano da lì, davanti all’hotel Kozatski. Un altro reporter dell’Afp ha riferito di sette corpi nella hall dell’hotel Ukraina, trasformato in una specie d’infermeria dai manifestanti. Dal canto suo, l’agenzia Unian sostiene che, sempre all’hotel Ukraina, sono stati contati 13 cadaveri.

Il Dipartimento di Stato Usa, intanto, ha già varato sanzioni contro venti membri del governo ucraino in risposta all’escalation di violenza che sta colpendo il Paese. Lo ha rivelato una fonte interna, aggiungendo che le sanzioni riguardano il blocco dei visti. La fonte ha aggiunto che Washington è pronta a ulteriori passi di concerto con l’Ue, se queste prime sanzioni non dovessero bastare a fermare le violenze in Ucraina. La sanzione, che proibisce ai 20 soggetti l’ingresso negli Usa, è reversibile ed è la seconda attuata da Washington dopo quella di fine gennaio, quando furono annullati visti ad altri esponenti dell’amministrazione ucraina.

Gli atleti ucraini lasciano le Olimpiadi di Sochi

Almeno 45 atleti ucraini presenti a Sochi per partecipare ai Giochi olimpici stanno rientrando nel proprio paese. Lo riferisce su Twitter Richard Conway della Bbc. Alcuni, come la sciatrice Bogdana Matsotska e il suo allenatore, il padre Oleg Matsotskiy, lo hanno deciso “in segno di protesta contro le azioni banditesche verso i manifestanti”.

Ieri il comitato olimpico aveva vietato agli atleti ucraini di indossare una fascia nera sul braccio per ricordare le vittime degli scontri di Kiev..

Credit: AGI, RT, TMNews