Morning Phase è il nuovo meraviglioso ritorno di Beck

Tra folk e country, un album dal sapore riposante dopo l’ossessiva sperimentazione degli ultimi anni

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A distanza di sei anni dall’ultimo album di inediti (Modern Guilt, 2008), Beck torna nei negozi di dischi con Morning Phase, primo appuntamento di un progetto che dovrebbe trovare la sua conclusione con un secondo album sempre nell’arco di questo 2014.

Per il cantautore di Los Angeles si tratta di un ritorno ad atmosfere più morbide rispetto ai precedenti lavori, quasi come se in questi anni di rincorsa e di sperimentazione all’interno di molti progetti indipendenti avesse voluto prendersi un momento di pausa, guardarsi indietro, ripensare un ambiente confortevole in cui abbandonarsi per un istante. Un lungo magnifico istante della durata di 47 minuti.

Il risultato è Morning Phase, un connubio molto ben riuscito tra atmosfere folk e country, privo di quelle digressioni psichedeliche che condivano i pezzi del suo ultimo album. Quello di Morning Phase è un canto pieno di straziante malinconia e nostalgia: via l’elettronica, ridotta all’osso qui, e largo ad un’atmosfera più acustica, coadiuvata dalla progressione degli archi che fanno da trampolino di lancio alla calda voce del cantante.

E’ così per la bellissima “Morning”, lanciata dalla strumentale “Cycle”, che mette subito in chiaro il tema che dominerà tutto l’album; o la ritmicità di “Say Goodbye”, già indimenticabile grazie alla sinfonia tra banjo e batteria martellante; “Blue Moon”, il singolo che lancia il disco, farà buona pubblicità: un ottimo pezzo destinato a diventare un classico del repertorio.

“Unforgiven” e “Wave” sono quasi due pezzi antitetici: caldo e invitante il primo, glaciale e pervaso di una tristezza sconfortante il secondo, uno degli apici dell’album. Dopo il derivativo “Don’t Let It Go”, la ballata di “Blackbird Chain” ci catapulta in un’atmosfera dal sapore paulsimoniano così come agli stessi ricordi rimandano l’armonica triste di “Counrty Down” e il dolce sussurrare di “Turn Away”.

Il lavoro è chiuso, poi, da “Waking Light”, più che una vera e propria conclusione, quasi una propagazione e un arrivederci alla prossima; un brano che non vuole saperne di doversi sobbarcare il carico di chiusa, e che infatti come un’eco proveniente dal cuore si propaga e continua a risuonare senza una fine.

Morning Phase è già disponibile al download digitale mentre arriverà nei negozi di dischi il 24 febbraio.

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Il singolo che lancia l’album, “Blue Moon”