La 24 Ore di Le Mans celebrata all’84° Salone dell’Automobile di Ginevra

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Si tratta di una mostra eccezionale che la kermesse elvetica offre, dal 6 al 16 marzo, ai 700 mila visitatori attesi nei padiglioni del Palexpo. In collaborazione con l’ACO (Automobile Club de l’Ouest), storico organizzatore della gara di durata più famosa al mondo, e il supporto di Rolex, cronometrista ufficiale della gara e oggi anche dei Gran Premi di Formula 1, saranno riunite venti vetture che hanno segnato la storia della più grande gara automobilistica nel mondo

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Il prossimo 6 marzo (con il prologo nei due giorni precedenti riservati alla stampa specializzata di tutto il mondo), i visitatori dell’84° Salone Internazionale dell’Automobile di Ginevra nel Padiglione 3 si troveranno davanti a una gioielleria della tecnica e dello sport: venti straordinari veri gioielli della meccanica saranno esposti per celebrare la più straordinaria gara di durata del mondo, la 24 Ore di Le Mans.

Lasciato per due settimane il loro Museo dell’Automobile della Sarthe, adiacente al mitico circuito di Le Mans, o le collezioni private cui appartengono, queste 20 vetture omaggeranno la gara che a metà del prossimo giugno concentrerà a Le Mans tutto il gotha dell’automobilismo, per l’82^ edizione della corsa che vedrà il ritorno ufficiale della Porsche, pronta a un confronto con i cugini dell’Audi e la Toyota, ma anche altri costruttori che, sul filo dell’innovazione, si stanno preparando ad affrontare i 13,6 km del circuito con prototipi full electric grazie alla tecnolofia fuel cell.

La 24 Ore di Le Mans ha debuttato nel 1923 su iniziativa dell’ACO, quale primo grande evento automobilistico di durata ed è diventato, nel corso degli anni e dei successi – ma anche dei trammi e delle tragedie – un appuntamento imperdibile. Così come il GP di F1 di Monte Carlo o la 500 Miglia di Indianapolis, la grande maratona meccanica de la Sarthe si è trasformato nel corso degli anni al rango di mito dell’automobilismo.

Nel 2012, un sondaggio della prestigiosa American Society National Geographic ha collocato il brand «24 Heures du Mans» in testa a tutti gli eventi sportivi globali, prima delle Olimpiadi o dei Mondiali di Calcio .

Nei 1800 m2 della Halle 3, i visitatori potranno trovare dalla Chenard & Walcker Sport vincitrice dell’edizione del debutto, nel 1923, alla più recente Rondeau M379B, primo costruttore privato a vincere la 24 Ore di Le Mans nel 1980 con un prototipo motorizzato Ford Cosworth V8 F. Ma anche l’ultima Porsche a vincere a Le Mans, la GT1 trionfatrice con Aïello-McNish-Ortelli nel 1998, ovvero la svizzera Sauber Mercedes C9, trionfatrice nel 1989, che arriverà direttamente dal Museo Sauber di Hinwill. E poi le Peugeot 905 e 908 prime nel 1992 e nel 2009 o le Audi R8 e R18 E-Tron Quattro, vittoriose rispettivamente nel 2000 e negli ultimi due anni.

Insomma, i visitatori in uno spazio limitato potranno con la mente attraversare 90 anni di storia dell’automobilismo di endurance, attuale banco di prova di soluzioni che presto potremo utilizzare nelle automobili stradali, tranne una: la guida automatica.

Se c’è una cosa che non si potrà mai fare, sarà quella di trasformare la 24 Ore di Le Mans in miliardario videogioco per adulti, con la corrispettiva emarginazione della guida umana. A Le Mans sarà sempre l’uomo a fare la differenza, nel bene e nel male, per la delizia (o la mestizia) degli oltre 250 mila appassionati che convergono nella cittadina francese a metà giugno di ogni anno.

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L’elenco delle vetture esposte

  • 1923: Chenard & Walcker Sport (Lagache-Léonard, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1929: Bentley Speed Six (Barnato-Birkin, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1933: Alfa Romeo 8C 2300 (Nuvolari-Sommer, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1937: Bugatti Typ 57 (Wimille-Benoist, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1949: Ferrari 166 MM (Chinetti-Mitchell Thompson, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1954: Jaguar Type D (Hamilton-Rolt, 2°: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1958: Ferrari Testa Rossa (Gendebien-Hill, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1966: Ford GT40 MkII (Amon-McLaren, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1970: Porsche 917K (Attwood-Herrmann, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1974: Matra 670B (Larrousse-Pescarolo, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1978: Alpine Renault A442B Turbo (Jaussaud-Pironi, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1980: Rondeau M379B Ford (Jaussaud-Rondeau, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1989: Sauber-Mercedes C9 (Dickens-Mass-Reuter, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1991: Mazda 787B (Gachot-Herbert-Weidler, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1991: Jaguar XJR9 (Boesel-Ferté-Jones, 2°: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1992: Peugeot 905 (Blundell-Dalmas-Warwick, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 1998: Porsche GT1 (Aïello-McNish-Ortelli, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 2000: Audi R8 (Biella-Kristensen-Pirro, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 2009: Peugeot 908 (Brabham-Gené-Wurz, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show)
  • 2013: Audi R18 E-Tron Quattro (Duval-Kristensen-McNish, vincitori: foto 84th Geneva Motor Show; Faessler-Lotterer-Tréluyer, vincitori 2012: foto 84th Geneva Motor Show)