Ratzinger: ‘La mia rinuncia è valida, niente speculazioni’

In una lettera a “La Stampa” il Papa Emerito risponde ad alcune domande che il quotidiano torinese gli aveva posto e spiega “perché non sono più papa“. Quanto “al mantenimento dell’abito bianco e del nome Benedetto è una cosa semplicemente pratica

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Roma – “Non c’è il minimo dubbio circa la validità della mia rinuncia“. Inizia così un intervento del Papa Emerito, Benedetto XVI, su “La Stampa” di Torino. Ratzinger, in particolare, definisce “assurde” le speculazioni sui due papi in Vaticano, assicurando che non esiste alcuna diarchia e che le sue dimissioni sono state spontanee e non indotte.

Ratzinger, che risponde di suo pugno ad una lettera inviatagli dalla redazione torinese, sottolinea che “unica condizione della validità” della sua scelta “è la piena libertà della decisione. Speculazioni circa la invalidità della rinuncia sono semplicemente assurde“.

Quanto all’abito bianco e al nome da papa, Benedetto XVI spiega che “il mantenimento dell’abito bianco e del nome Benedetto è una cosa semplicemente pratica. Nel momento della rinuncia non c’erano a disposizione altri vestiti. Del resto porto l’abito bianco in modo chiaramente distinto da quello del Papa“. Ratzinger, infine, conferma nettamente quanto aveva già scritto al teologo Hans Kung, cioè di essere legato a Papa Francesco “da una grande identità di vedute e da un’amicizia di cuore. Io oggi vedo – aveva scritto – come mio unico e ultimo compito sostenere il suo pontificato nella preghiera“.

Credit: Adnkronos