Milizia filorussa presidia aeroporto in Crimea, poi si ritira. Kiev: ‘è invasione’. Mosca: calma, aiutiamo l’Ucraina

Escalation di tensione in Crimea, le forze militari russe hanno circondato l’aeroporto per bloccare questi gruppi paramilitari, che giocano al “tanto peggio, tanto meglio”. Mosca invita alla calma e al dialogo

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imferopoli – Blitz di un commando formato da una cinquantina di individui armati fino ai denti nell’aeroporto militare di Belbek a Simferopoli, capitale della Repubblica autonoma filo-russa della Crimea, in Ucraina. Lo hanno riferito fonti giornalistiche presenti nello scalo, secondo cui gli occupanti hanno intrapreso pattugliamenti, anche all’interno della torre di controllo, ma non si sono introdotti nel terminal passeggeri, che continua a funzionare normalmente. Nel frattempo soldati russi appoggiati da mezzi blindati sono sopraggiunti a presidiare il perimetro aeroportuale, cosi’ da impedire, stando a fonti militari, l’afflusso di ulteriori “combattenti“. Testimoni oculari hanno assistito a manifestazioni di sostegno ai membri del commando, i quali si dicono “volontari” della “Milizia Popolare di Crimea”.

Il neo-ministro dell’Interno ucraino, Arsen Avakov, ha denunciato le irruzioni negli aeroporti di Simferopoli e di Sebastopoli, come “una invasione e un’occupazione armate“, compiute “in violazione di tutti gli accordi e le norme di diritto internazionale“. Avakov ha definito rappresentanti della Federazione Russa i miliziani che avevano assunto il controllo dello scalo della capitale della Repubblica autonoma, mentre quello della città dove ha sede il quartier generale della Marina Militare nazionale, oltre che della Flotta del Mar Nero, sarebbe stato espugnato da forze navali russe. Il ministro ha ribadito trattarsi di una provocazione, ma ha comunque sollecitato colloqui.

Dopo poche ore il commando si è ritirato dall’aeroporto di Simferopoli, circostanza confermata da un portavoce dello scalo, Ihor Stratilati, intervistato dall’emittente radiofonica ‘Ekho Movsky‘. Stratilati ha confermato che le operazioni sono comunque proseguite senza particolari problemi. Il gruppo era arrivato a bordo di tre camion corazzati ‘Kamaz‘, privi di targhe o di altri segni di riconoscimento.

Secondo il portavoce dell’aeroporto di Belbek, i miliziani filorussi pensavano che fosse atterrato un aereo con manifestanti a bordo ma, quando si sono resi conto da soli che non c’era nessuno, si sono scusati e se ne sono andati“. Altre fonti aeroportuali sostengono però che miliziani non identificati rimarrebbero comunque nei pressi della struttura, mentre giornalisti presenti in loco hanno riferito una diversa versione sulle cause dell’incursione: gli occupanti avrebbero inteso impedire l’arrivo a Simferopoli di Avakov e del capo del Consiglio per la Sicurezza di Kiev, Valentyn Nalyvaichenko.

Il presidente Vladimir Putin ha incaricato il governo russo di continuare a lavorare con i partner ucraini per sviluppare le relazioni economiche e commerciali” tra i due Paesi. Lo ha riferito il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, secondo il quale il capo dello Stato ha dato anche disposizione all’esecutivo di “condurre consultazioni con i partner internazionali, compreso il Fondo Monetario Internazionale e i Paesi del G8, per quanto riguarda il sostegno finanziario all’Ucraina“. Inoltre, ha aggiunto il portavoce, “tenendo presente la richiesta di aiuti umanitari da parte delle autorità della Crimea, il presidente della Russia ha dato istruzioni al governo di considerare la questione“.

Credit: AGI