Auto: bene il mercato in Italia, +8,59 per cento a febbraio. Federauto e Centro Studi Promotor: rimbalzo tecnico

Secondo l’Anfia si tratta di un segnale di recupero, il terzo consecutivo. Montezemolo: la tassa sulle auto di lusso è “demagogica e masochistica“. Pavan-Bernachi: “non chiamatela ripresa”

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Roma – Timidi segnali di ripresa dal settore dell’auto. A febbraio, infatti, le immatricolazioni sono aumentate dell’8,59 per cento, rispetto allo stesso mese del 2013, con 118.328 autovetture immatricolate. Il dato di febbraio, spiega il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è migliore anche rispetto a quello di gennaio quando erano state immatricolate 118.172 autovetture (+3,57 per cento rispetto a gennaio 2013, durante il quale ne furono immatricolate 114.104).

Sempre il mese scorso sono stati registrati 353.242 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di +2,87 per cento rispetto a febbraio 2013, durante il quale ne furono registrati 343.403 (nel mese di gennaio 2014 sono stati invece registrati 360.050 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -2,73 per cento rispetto a gennaio 2013, durante il quale ne furono registrati 370.141).

Nel mese di febbraio 2014 il volume globale delle vendite (471.570 autovetture) ha dunque interessato per il 25,09 per cento auto nuove e per il 74,91 per cento auto usate. Nel periodo gennaio-febbraio 2014 la Motorizzazione ha in totale immatricolato 236.500 autovetture, con una variazione di +6,02 per cento rispetto al periodo gennaio-febbraio 2013, durante il quale ne furono immatricolate 223.067. Nello stesso periodo di gennaio-febbraio 2014 sono stati registrati 713.292 trasferimenti di proprietà di auto usate, con una variazione di -0,04 per cento rispetto a gennaio-febbraio 2013, durante il quale ne furono registrati 713.544.

Il dato italiano spicca anche in raffronto a quello degli altri principali mercati europei. In Francia infatti il mese scorso le vendite di auto sono diminuite dell’1,4 per cento a 141.300 unità, interrompendo una serie positiva che durava da 5 mensilità. In Germania salgono del 4 per cento (meno dell’Italia) con 209.400 immatricolazioni mentre la Spagna fa meglio di noi con un +17,8 per cento (68.763 le auto immatricolate) anche se il balzo è legato al programma di incentivi per le rottamazioni varato dal governo. I diretti interessati, in ogni caso, predicano cautela.

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Secondo Federauto non bisogna parlare di ripresa. “Non chiamatela così. Sarebbe quanto mai inopportuno“, afferma Filippo Pavan Bernacchi, presidente dell’associazione. “Il dato di febbraio – aggiunge – è influenzato dal confronto con il pessimo risultato dello scorso anno che, lo voglio ricordare, con 108.963 pezzi aveva fatto segnare un -17 per cento rispetto al febbraio 2012. Ammesso e non concesso che il 2014 possa esprimere un incremento annuo attorno all’8 per cento, chiuderemmo con 1.400.000 immatricolazioni. E dalle 1.300.000 immatricolazioni del 2013 non cambierebbe nulla. Sono numeri di totale depressione, asfittici, che ci relegano a una posizione che non ci appartiene“. Dello stesso tenore il Centro Studi Promotor di Bologna, che parla di “rimbalzo tecnico

Più ottimistico il commento dell’Unrae secondo cui “qualcosa si muove” e il settore guarda con speranza al nuovo governo. Anche per l’Anfia “si tratta di un altro piccolo segnale di ripartenza, il terzo consecutivo. Speriamo che questo segnale si rafforzi nei mesi a venire, fino a chiudere il 2014 finalmente in positivo, dopo 6 anni di perdite“.

Intanto il presidente della Ferrari, a margine della conferenza stampa di presentazione della Ferrari California T nel corso della prima giornata riservata alla stampa, Luca Cordero di Montezemolo ha definito la politica fiscale italiana sulle auto di lusso come “demagogica e masochistica“. Montezemolo ha auspicato un che il nuovo governo metta “mano a questo problema”, perché in questo modo di “si crea un danno non solo alla Ferrari, ma a tutta la filiera“. La politica fiscale italiana sulle auto di lusso “e’ demagogica e masochistica”. Lo ha detto il presidente della Ferrari, Luca di Montezemolo, durante una conferenza stampa al salone dell’auto di Ginevra. “Se non si pone mano a questo problema – ha aggiunto Montezemolo – si crea un danno non solo alla Ferrari, ma a tutta la filiera“. (AGI) .
 

Credit: AGI