Marò, istanza contro indagini alla Nia. Mogherini chiama ministro Esteri indiano

I due militari italiani detenuti in India si oppongono all’utilizzo della National Investigation Agency, la polizia antiterrorismo, in merito alla vicenda che li vede accusati della morte di due pescatori indiani. La ministro degli Esteri: “Lavoriamo per riportarli in Italia”

20140121-latorre-girone-bis-660x440

Roma – Gli avvocati di Salvatore Girone e Massimiliano Latorre hanno presentato un’istanza alla Corte Suprema indiana in cui si oppongono all’utilizzo della National Investigation Agency (Nia) in merito alla vicenda che li vede accusati della morte di due pescatori indiani. La notizia è stata confermata all’Adnkronos da Staffan De Mistura, inviato speciale del governo sul caso.

Intanto il governo continua a seguire la vicenda dei marò con attenzione. La ministra degli Esteri Federica Mogherini ha parlato con il capo della diplomazia indiana Salman Khurshid. “Parlato ora con il Ministro degli Esteri indiano Khurshid dei nostri #Maró. Lavoriamo per riportarli in Italia” scrive Mogherini su Twitter.

L’auspicio è che Mogherini abbia ribadito a Khurshid che l’Italia ha dalla propria parte il diritto internazionale e che la mortificazione del Paese non può essere un argomento in agenda. Ma forse per il Governo italiano (in generale) è chiedere troppo.

Credit: Adnkronos