Putin e Obama in disaccordo sull’Ucraina, ma d’accordo su un punto: la crisi si risolve per via diplomatica

Dal colloquio telefonico tra i due presidenti non ci sono novità sull’Ucraina, tranne una: con la forza (da entrambe le parti) non si otterrà niente, meglio confrontarsi e negoziare. Putin: “le relazioni Usa-Russia sono più importanti che una crisi locale”

Washington-Mosca – Restano distanti le posizioni di Usa e Russia sull’Ucraina dopo un lungo colloquio telefonico tra i presidenti Barack Obama e Vladimir Putin. Intanto, nel giorno dell’inizio delle Paralimpiadi a Sochi, arriva la notizia del parziale boicottaggio: a causa della crisi in Crimea, Usa, Francia, Gran Bretagna, Stati Uniti, Norvegia e Finlandia non invieranno delegazioni governative nella città sul Mar Nero.

Putin e Obama hanno conversato per un’ora al telefono, e dopo il colloquio la Casa Bianca ha rimarcato che il presidente Usa ha ricordato al collega russo che le azioni di Mosca “violano la sovranità dell’Ucraina e la sua integrità territoriale“. Putin ha ribadito a Obama il suo pensiero: “le attuali autorità ucraine sono arrivate al potere per mezzo di un golpe anticostituzionale, senza un mandato a livello nazionale, e impongono decisioni assolutamente illegittime“.

Tuttavia, nonostante le persistenti “differenze” ammesse da ambo le parti, Obama ha sottolineato che “esiste una via diplomatica per risolvere” la crisi. E Putin gli ha ricordato che le relazioni tra i due Paesi sono “fondamentali per la sicurezza e la stabilità nel mondo. Non le roviniamo – ha aggiunto il capo del Cremlino – a causa di differenze, pur significative e importanti, su questioni internazionali“. Il presidente della Duma, la camera bassa del Parlamento russo, ha affermato che Mosca “rispetterà la scelta storica della popolazione della Crimea” nel referendum sulla secessione, principale motivo di disaccordo tra le due potenze, oltre alla presenza di truppe russe nelle installazioni militari in Crimea.

L’edificio del Parlamento della Crimea, a Sinferopoli, è presidiato da un centinaio di cosacchi, mentre da Mosca rimbalza una indiscrezione di stampa, non confermata, secondo cui il presidente deposto Viktor Yanukovic sarebbe ricoverato in ospedale in gravi condizioni dopo un infarto. A Sinferopoli sono tornai in piazza i pro-Ue, che hanno manifestato “per la pace e l’integrità dell’Ucraina“.

La gente – dicono i manifestanti – è contraria all’annessione della Crimea alla Russia ma ha paura di esprimere la sua idea e per questo non si espone. Ormai qui viviamo nel terrore di cosa succederà’ con il referendum“.

A Kiev è tornato a parlare il premier Arseny Yatseniuk. L’Ucraina, ha detto, è pronta a colloqui diretti con la Russia, ma Mosca deve ritirare le sue truppe dalla Crimea e smettere di sostenereseparatisti e terroristi“. Stasera intanto, si aprono a Sochi con la cerimonia inaugurale le Paralimpiadi. Gli atleti ucraini per il momento hanno deciso di partecipare ai Giochi.

Credit: AGI