‘Pastrocchium’: la Camera approva in prima lettura la legge elettorale, con 365 voti a favore e 156 contro

L’Italicum passa ora al Senato. In Aula Sel con la Costituzione in mano per protesta. Speranza: “Impegno Pd sulla parità”. Le novità: no a preferenze, primarie e doppia preferenza di genere. Approvato l’emendamento-chiave della riforma: soglie al 37 per cento e al 4,5 per cento, premio al 15 per cento. Numeri da manicomio. Salvini a “Coffee Break”: questa legge è meglio chiamarla “Pastrocchium”

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Roma – Con 365 sì, 156 no e 40 astenuti su 561 presenti, la Camera ha approvato la riforma della legge elettorale. Il testo passa ora all’esame del Senato.

In Aula le proteste di Sinistra e Libertà mentre parlava il capogruppo Gennaro Migliore: i deputati Sel hanno mostrato la Costituzione per sottolineare i dubbi di costituzionalità sulla riforma elettorale.

Non abbiamo partecipato alla coda delle primarie” del Pd e “non possiamo assolutamente votare a favore di questa legge confusa, brutta e di dubbia costituzionalità“, ha dichiarato il capogruppo dei Popolari per l’Italia alla Camera, Lorenzo Dellai.

Il vicepresidente di Centro democratico Pino Pisicchio ha annunciato il voto contrario del “Centro democratico” perché “è nato fuori dalle Aule parlamentari sulla base di un’intesa politica tra Pd e Fi così tenace da aver resistito ad ogni proposta emendativa fatta dai deputati di ogni appartenenza e fede”.

Dovrà ora resistere agli emendamenti del Senato, nel qual caso tornerà alla Camera per un’ulteriore lettura. Un pastrocchio degno di questo Paese confuso.

Il testo della legge è frutto dell’accordo tra Renzi e Berlusconi. Popolari, Lega e Fdi hanno votato contro mentre Scelta Civica si è astenuta.

È stata una mattinata di tensione in Aula, con lo scontro tra Pd e 5 Stelle. Il grillino Riccardo Nuti, prendendo la parola, si è rivolto ai deputati del Pd, affermando: “poco fa Speranza ci ha chiamati amici, ma io la ritengo una espressione offensiva nei miei confronti e nei nostri confronti e tengo a chiarire con forza che noi non siamo amici di coloro che hanno creato i problemi che ora tentano di risolvere“. Subito i colleghi a 5 Stelle hanno manifestato l’adesione alle parole di Nuti con un fragoroso applauso, mentre dai banchi del Pd si sollevavano grida di dissenso.

L’Italicumè un’orrenda schifezza”, hanno tuonato i grillini, “è una riforma incostituzionale”, e voi “continuate a prenderci in giro”, ha detto Danilo Toninelli

La presidente Laura Boldrini è stata costretta più volte a richiamare i deputati.

Speranza, come capogruppo del Pd, nelle dichiarazioni di voto aveva affermato che il partito avrebbe votato “convintamente” l’Italicum, ma che al Senato lavorerà per apportare miglioramenti al testo. “Sulla questione di genere – Speranza ha sottolineato – c’è bisogno di fare chiarezza, è un problema di civiltà e per il Pd questa sarà la priorità assoluta nel nostro passaggio al Senato e non consentiremo che nessun accordo ci fermi. Con questo voto vogliamo dimostrare che facciamo sul serio”.

Netta la posizione di Fdi. “Il rischio è che noi avremo una legge elettorale per eleggere i deputati mentre per il Senato continuerà a essere in vigore il sistema pre-Porcellum, avallato dalla Corte Costituzionale. Quindi, non cambia nulla”, ha dichiarato Giorgia Meloni

Forza Italia ha votato a favore, annunciando però che in Senato “non accetterà altri accordi al ribasso” sul testo. “Non staremo sereni fino a quando non vedremo l’ultimo sigillo sul testo”, ha chiarito Massimo Parisi.

Ha invece votato in dissenso dal gruppo di FI la parlamentare Micaela Biancofiore. “Mi sono vestita di nero perché qui si sta celebrando il funerale della democrazia. Nella legge si scrive per legge chi vince le elezioni. Il Senato – ha concluso la deputata trentina – deve cambiare questo obbrobrio”.

Anche Sel ha votato contro l’Italicum, perché è “una legge senza la Costituzione, perché questa legge elettorale vi verrà bocciata perché viola articoli fondamentali“, ha affermato Gennaro Migliore, mentre tutti i deputati di Sel mostravano in Aula il testo della Costituzione.

A favore ha votato Ncd, che ha chiesto comunque modifiche da apportare in Senato. “Il bicchiere è mezzo pieno ma è anche mezzo vuoto per l’assenza delle preferenze. Questo Paese ha il diritto-dovere di determinare chi e perché deve sedere in quest’Aula”, ha affermato Nunzia De Girolamo.

Scelta civica si è astenuta. Balduzzi ha spiegato che SC non fa la parte dei “sindacalisti dei cosiddetti partiti piccoli, ma siamo difensori della costituzione e di tutti gli italiani, per questo il nostro voto di astensione vuol essere un voto di speranza”.

Infine la Lega ha definito l’Italicum un super-Porcellum: “è anticostituzionale e non creera’ i presupposti per cambiare lo Stato”, ha detto in Aula Matteo Bragantini. Il segretario federale della Lega, Matteo Salvini, nel corso della trasmissione mattutina “Coffee Break” su La7, ha definito la legge elettorale approvata alla Camera un Pastrocchium, una definizione che a noi è piaciuta molto perché sintetica ed esaustiva.

Matteo Renzi ha salutato l’approvazione in prima lettura alla Camera con il solito cinguettio su Twitter, una specie di benedizione laica da far invidia ai balconi di Piazza Venezia…

(Credit: Adnkronos, AGI)