L’arresto di Subrata Roy, presidente di Force India, può mettere in pericolo il team?

Alla vigilia dell’inizio del Mondiale 2014, si pongono interrogativi sulla saldezza del team indiano

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Subatra Roy è uno dei più importante magnati Indiani, fondatore e presidente del Sahara India Pariwar, conglomerato con interessi in finanza, infrastruttura ed edilizia, media e intrattenimento, produzione manifatturiera, vendita al dettaglio ed informatica; che a Marzo 2011 aveva una capitalizzazione di mercato di 25 miliardi di dollari.

La giustizia indiana non fa parlare di se solo per il caso Marò, il magnate infatti è stato arrestato per la gravissima colpa di aver ignorato un ordine di apparizione per accudire la madre morente, la corte ha ignorato i documenti che certificavano il grave stato di salute della donna ed ha proceduto con l’arresto.

Il mandato di comparizione riguardava un pagamento di circa 2 miliardi di euro ad i suoi investitori secondo quanto ordinato da un altro giudizio, pagamento avvenuto solo per tre quarti con il diniego della corte di concedere maggior tempo al gruppo.

La Force India è un team di Formula 1 controllato al 42% dal conglomerato, alla presidenza del gruppo è lo stesso Subatra Roy, nato nel 2007 con l’acquisizione dello Spiker Cars, il team ha avuto una lunga storia di acquisizioni e rivendite, legata in gran parte alla crisi che colpì i team minori negli anni 2000, il team originalmente nacque nel ’91 col nome di Jordan Grand Prix ma venne venduto nel 2001 alla Midland F1 Racing e nel 2006 la Spiker acquisì il team per un breve periodo.

Oggi il team, con motorizzazione Mercedes, ha risultati modesti anche se non di prima classe, ma già si possono vedere i presupposti di una stagione che potrebbe essere promettente, in base ai pronostici delle prossime gare, possiamo infatti vedere, nel mondiale costruttori, un ante-post di 2.00 per la Mercedes, risultato ottenuto anche grazie all’ottima performance di Sergio Perez, pilota del team indiano, nelle prove.

I piloti del team sono Nico Hülkenberg (1987), Sergio Perez (1990), Daniel Juncadella (1991). Le automobili si fregiano dei colori della bandiera indiana e  il team è fortemente ispirato dalle ambizioni della gioventù indiana.

Un crollo finanziario della Sahara India Pariwar dovuto ad una decisione troppo drastica, ed irresponsabile, della corte indiana porterebbe a nuovi problemi finanziari che potrebbero vedere, fra l’altro, l’India perdere il suo unico team di F1.

A cura dell’ufficio marketing