Siria, l’Ordine di Malta lancia l’allarme umanitario: ‘Sistema sanitario distrutto, la gente muore di fame’

Oliver Hochedez, coordinatore dei soccorsi del Malteser International, lancia l’allarme all’Adnkronos: ”Situazione preoccupante, mancano i farmaci essenziali”. Ad Aleppo tre nuove cliniche mobili nei campi profughi. Siria: appello di 30 artisti all’Onu, aiutare civili sotto assedio

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Roma – A tre anni dall’inizio del conflitto, in Siria ”la gente sta morendo di fame e per malattie semplici che non possono essere più curate”. A lanciare l’allarme all’Adnkronos è Oliver Hochedez, coordinatore dei soccorsi del Malteser International, l’agenzia di soccorso internazionale dell’Ordine di Malta che sta fornendo aiuto umanitario in Siria, Libano e Turchia a beneficio della popolazione siriana.

SISTEMA SANITARIO DISTRUTTO – ”La situazione in Siria rimane molto preoccupante. Dopo tre anni di guerra civile – denuncia – si registrano forti carenze in tutti i settori. Il sistema sanitario è quasi completamente distrutto e gli ospedali sono a corto di farmaci essenziali. La gente sta morendo di fame e per malattie semplici che non possono essere più curate. Ci sono ancora troppe aree assediate che non possono essere raggiunte e i soccorritori sono sottoposti a serie minacce”.

CLINICHE MOBILI AD ALEPPO – Grazie all’impiego di tre nuove cliniche mobili dislocate nei campi profughi nei pressi di Aleppo, nel nord della Siria al confine con la Turchia, circa 50mila siriani potranno ricevere assistenza medica. A Kilis, in Turchia, a pochi chilometri dal confine siriano, il Malteser International sostiene la locale struttura sanitaria con un ospedale da campo dotato di 28 posti letto e a breve due ambulanze saranno a disposizione del personale medico per poter trasportare tempestivamente i feriti in ospedale.

OPERATORI PRESI DI MIRA – ”La situazione è molto impegnativa. Lavorare in una zona di guerra -continua Hochedez- impone sempre delle sfide, specialmente in Siria, dove gli operatori umanitari e le strutture sanitarie sono stati presi di mira molte volte. Nella regione dove ci accingiamo ad operare la situazione generale è tale che la popolazione ha un disperato bisogno di assistenza e, insieme al nostro partner locale, siamo in grado di fornire l’aiuto umanitario che è così necessario. E’ della massima importanza che la risoluzione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite sia applicata al più presto e che sia garantito l’accesso umanitario”.

MANCANO AIUTI UMANITARI – ”Le uccisioni vanno avanti da tre anni e le necessità sono enormi. La situazione è intollerabile, la gente muore perché mancano anche gli aiuti di base. La popolazione attende disperatamente gli aiuti umanitari e collabora in molti modi, rischiando la vita per assistere persone in difficoltà, con un impegno enorme”, testimonia il coordinatore dei soccorsi del Malteser International.

LE URGENZE – Le principali urgenze in Siria sono ”il cibo, l’acqua potabile e l’assistenza medica. Deve essere assicurato l’accesso alle zone sotto assedio e deve essere realizzato un ambiente sicuro per i bambini, che sono coloro che soffrono di più: bambini costretti a lavorare, senza assistenza medica e formazione. Non vivono le esistenze che dovrebbero vivere e la comunità internazionale deve evitare che si perda un’intera generazione”, è l’appello di Hochedez.

Deve essere poi offerto ”sostegno psicologico alle persone che soffrono in conseguenza della guerra: stiamo quindi fornendo assistenza psicologica e sociale ai rifugiati siriani della comunità di Kilis, in Turchia. Le necessità sono enormi e Malteser International si appresta insieme ai propri partner ad estendere le iniziative di soccorso in Siria. Il Paese e la sua popolazione avranno bisogno ancora per lungo tempo di assistenza in termini di reinserimento e ricostruzione”.

ASSISTENZA MEDICA A SFOLLATI – Malteser International sta per aprire tre cliniche mobili ad Aleppo per fornire assistenza medica agli sfollati. ”Le cliniche sono gestite da noi e dal nostro partner turco Ibc (International Blue Crescent). Sono impiegati dottori e infermiere siriani che offrono assistenza medica ad ampio raggio”, spiega il coordinatore dei soccorsi del Malteser International.

”A questo si aggiunge l’ospedale da campo che gestiamo a Kilis, Turchia, 3 km dal confine siriano. In questo ospedale – spiega Hochedez – abbiamo attualmente circa 40 pazienti che sono trattati dopo gli interventi chirurgici principali. A causa del perdurare del conflitto e delle richieste, amplieremo la clinica e le sue capacità per ricevere un numero ancora maggiore di pazienti”.

APPELLO DEGLI ARTISTI ALL’ONU – Ieri a Londra oltre 30 artisti – registi, scrittori, attori, artisti e musicisti – hanno rivolto un appello alle Nazioni Unite chiedendo di chiarire l’impegno a favore dei civili colpiti dal conflitto in Siria, con particolare attenzione ai 500mila rifugiati palestinesi. Il conflitto entra oggi nel quarto anno. I registi Alfonso Cuaron e Ken Loach, Sting, Peter Gabriel e Bryan Adams, l’attore Hugh Grant, l’artista Tracey Emin e la scrittrice Esther Freud, tra gli altri, chiedono un immediato cessate il fuoco e la fine dell’assedio contro zone abitate da civili. La lettera è stata sottoscritta dall’Agenzia Onu per i rifugiati (Unrwa) e dalla Hoping Foundation.

(Credit: Adnkronos)