Crimea: forze filo-russe assaltano basi militari ucraine

Non cessa la tensione in Crimea, dopo l’annessione seguita al referendum che ha dichiarato l’indipendenza. Rischio escalation in Europa centrale

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Sinferopoli – Si stringe sempre di più la morsa della Russia sulla Crimea, dopo che il presidente Vladimir Putin ha dato il via libera all’annessione. Le forze filo-russe attive nella penisola ribelle nel giro di poche ore hanno assaltato almeno due delle basi militari rimaste sotto controllo ucraino, tra cui il quartier generale della Marina Militare di Kiev, a Sebastopoli, che e’ stata occupata da manifestanti appoggiati dai cosacchi.

Lo stesso capo di stato maggiore della Marina, contrammiraglio Serhiy Haiduk, e’ stato arrestato dopo aver negoziato l’abbandono della struttura con il capo della Flotta russa del Mar Nero, vice ammiraglio Alexander Vitko: a prendere Haiduk in consegna, seppure “temporaneamente” e per “interrogarlo”, sarebbero stati funzionari della Procura di Sebastopoli. La sua cattura è stata però rivendicata dalle locali milizie di auto-difesa, e attribuita anche ad agenti dell’Fsb, i servizi segreti di Mosca.

Attaccata anche un’altra base navale ucraina a Novoozerne, più a nord, dove si rischierebbe un confronto armato.

L’ulteriore aggravamento della situazione ha indotto le autorità di Kiev a inviare “d’urgenza” in Crimea il vice premier Vitaliy Yarema e il ministro della Difesa, Ihor Tenyukh: il loro mandato è di “garantire che il conflitto non assuma un carattere militare“. Il primo ministro secessionista della Crimea, Serhiy Aksyonov, ha avvertito però che non sarà loro permesso entrare sul territorio della penisola e che saranno senz’altro rimandati indietro.

Nel frattempo proseguono le ritorsioni incrociate tra Russia e Occidente: il ministero degli Esteri russo ha addossato ai leader dei 28 Paesi Ue la responsabilità della decisione del presidente del Consiglio Europeo, Herman van Rompuy, di annullare la prevista visita di oggi a Mosca, che pure era stato lui stesso a richiedere per incontrare Putin. Bruxelles ha replicato che la missione non era stata confermata.

Il premier britannico, David Cameron, dal canto suo ha caldeggiato un’esclusione permanente dal G8 della Russia, che gia’ ne e’ stata sospesa, mentre il vicepresidente americano Joe Biden ha avvertito che gli Stati Uniti “risponderanno a qualsiasi aggressione” contro altri Paesi della Nato.

Barack Obama vuole inoltre che il vertice alleato di settembre in Galles, ha aggiunto Biden, sia dedicato alla difesa collettiva prevista dall’articolo 5 del Patto Atlantico, in caso di attacco armato esterno contro uno degli Stati membri.

Anche il quartier generale dell’Esercito regolare ucraino in Crimea, alle porte della capitale Sinferopoli, è sotto assedio da parte di forze presumibilmente russe o filo-russe: lo hanno riferito fonti giornalistiche presenti sul posto, secondo cui la base è circondata da individui armati e in uniforme, privi però di insegne o di distintivi, appoggiati da almeno due blindati e spalleggiati da membri delle locali forze di auto-difesa.

Che cosa importa da dove veniamo?“, hanno tagliato corto gli agenti in divisa attestati all’ingresso. “Noi qua garantiamo la sicurezza“. Tutto intorno comuni cittadini assistono alla scena, e alcuni si avvicinano ai militari per ringraziarli. Costoro hanno tentato di impedire l’ingresso a un pope della Chiesa Ortodossa ucraina, proveniente da Kiev, che intendeva entrare per portare conforto ai soldati assediati: alla fine il religioso è riuscito ad aprirsi la strada a spallate, mentre è dovuta restare fuori una donna che cercava di portare provviste all’interno.

(Credit: AGI)