Renzi arriva presto a Justus Lipsius per incontrare Van Rompuy, ma sbaglia strada e ironizza: “l’Ue cambia verso”

Ieri “scontro” con Barroso sui vincoli di bilancio, poi i toni si calmano: il premier italiano rispetterà il Fiscal compact

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Bruxelles – In questa seconda giornata di vertice Ue il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è stato a colloquio con il presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy. Il capo del governo è arrivato poco dopo le 8 nella sede che ospita il vertice dei capi di Stato e di governo dei paesi dell’Ue senza rilasciare dichiarazioni.

Entrando Renzi ha sbagliato strada. Ha girato a sinistra, per andare verso gli ascensori che portano negli uffici della delegazione italiana presso l’Ue, ma lo staff lo ha portato dalla parte opposta, verso destra, per andare a incontrare Van Rompuy, non presente all’ingresso. “L’Europa cambia verso“, il commento ironico di Renzi, che si è rivolto a giornalisti, fotografi e teleoperatori in modo altrettanto ironico: “ma che avete dormito qui?

L’avvio del vertice ieri è stato segnato da uno scontro tra Renzi e il presidente della Commissione, José Manuel Barroso, sui vincoli di bilancio. Nella notte poi i toni si sono stemperati, con Barroso che ha assicurato: “Renzi ha detto a me, come aveva fatto con la cancelliera tedesca Angela Merkel, che farà le riforme nel rispetto del trattato Ue, del patto di stabilità e di Crescita e anche del Fiscal Compact“, il trattato che obbliga gli Stati aderenti al pareggio strutturale di bilancio e alla riduzione a tappe forzate del debito pubblico di un ventesimo all’anno per la parte eccedente il 60% del Pil.

Non abbiamo discusso nei dettagli i piani” del governo italiano, “ma c’è un sostegno complessivo alla necessità che l’Italia continui a fare le riforme per la crescita sostenibile del Paese e dell’Unione“, ha detto ancora Barroso. Poi ha aggiunto: “Noi sosteniamo molto le riforme che Renzi ci ha presentato“, citando in particolare “la modernizzazione della Pubblica amministrazione e del sistema politico” e “la riforma del mercato del lavoro“, che, ha concluso il presidente della Commissione “ci piace e va nella giusta direzione“.

(Credit: TMNews)