Fosse Ardeatine, Napolitano coglie l’attimo per bacchettare: ‘L’unità europea non va screditata, né attaccata’. Inghiottita?

Il capo dello Stato dopo la cerimonia di commemorazione al mausoleo delle Fosse Ardeatine: “Dobbiamo ricordare a tutti quel che abbiamo vissuto in Italia e in Europa: non si può giocare con posizioni che tendono a screditare il nostro patrimonio di lotte per la libertà” – Il commento

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Roma – L’unità europea non va screditata né attaccata. Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, lasciando il mausoleo delle Fosse Ardeatine dove si è svolta la cerimonia di commemorazione dell’eccidio nazista di 70 anni fa.

La pace – ha detto il capo dello Stato – non è un regalo o addirittura un dato scontato: è una conquista, e per quanto riguarda noi e gli altri Paesi europei, è una conquista dovuta precisamente a quella unità europea che oggi troppo superficialmente da varie parti si cerca di screditare e attaccare“. “Dobbiamo ricordare a tutti – ha sottolineato Napolitano – quel che abbiamo vissuto in Italia e in Europa: non si può giocare con queste posizioni che tendono a screditare il nostro patrimonio di lotte per la libertà“.

LA CERIMONIA – Il capo dello Stato, accompagnato dal ministro della Difesa, Roberta Pinotti, ha deposto una corona sulla lapide che ricorda i martiri dell’eccidio. Alla cerimonia erano presenti anche il presidente del Senato Piero Grasso, la vice presidente della Camera Marina Sereni, il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e il sindaco di Roma Ignazio Marino. Dopo il saluto di Rosina Stame, presidente dell’Anfim, Aladino Lombardi, segretario generale dell’Anfim, ha letto i nomi delle vittime della strage: da Ferdinando Agnini ad Augusto Zironi. Poi, la preghiera cattolica officiata dall’Ordinario militare per l’Italia, monsignor Santo Marcianò e la preghiera ebraica, officiata dal Rabbino capo della Comunità ebraica di Roma, Riccardo Di Segni.

IL SALUTO DEGLI STUDENTI – Al termine il capo dello Stato ha reso omaggio alle vittime dell’eccidio. Prima di lasciare il Sacrario, Napolitano è stato salutato da alcuni studenti di una scuola romana che hanno intonato ‘Bella ciao’. Il capo dello Stato si è intrattenuto brevemente con loro prima di ripartire alla volta del Quirinale.

SCRITTE PER RICORDARE VITTIME ECCIDIO – Alla vigilia della commemorazione, alcune scritte per ricordare le vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine sono comparse a Roma domenica pomeriggio. Sul muro di una villa per ricevimenti in via delle Sette Chiese si legge: “335 lacrime nei nostri cuori. 24 marzo 1944-24 marzo 2014” e “Onore ai caduti delle Fosse Ardeatine”. Le scritte sono state fatte con vernice spray nera e sono accompagnate dal simbolo della falce e del martello. Sul posto sono intervenuti i carabinieri.

(Credit: Adnokronos)