Sulla possibile connessione tra vaccinazione e autismo, la Procura di Trani apre un’inchiesta

Avviata indagine conoscitiva sulla somministrazione del cosiddetto vaccino ‘raccomandato’ – il trivalente contro morbillo, rosolia e parotite – dopo la denuncia dei genitori di due bambini. L’ipotesi di reato contro ignoti è di lesioni colpose gravissime. Non ci sono indagati, ma solo l’indagine

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Trani  – La Procura di Trani ha avviato un’indagine conoscitiva, quindi senza indagati, sulla somministrazione del cosiddetto vaccino “raccomandato” contro il morbillo, rosolia e parotite), noto anche come vaccino trivalente. L’inchiesta è condotta dal pm Michele Ruggiero ed è stata delegata ai carabinieri del Nas.

Gli accertamenti sono partiti dopo la denuncia dei genitori di due bambini ai quali è stata diagnosticata dai medici una “sindrome autistica ad insorgenza post-vaccinale” che dunque ipotizzerebbe l’insorgenza della sindrome e la somministrazione del vaccino.

L’ipotesi di reato contro ignoti è di lesioni colpose gravissime. Lo scopo dell’inchiesta è capire se esiste una correlazione tra l’insorgere dell’autismo e del diabete mellito e la vaccinazione. I bimbi interessati hanno circa tre anni. In Italia ci sono state diverse sentenze di condanna da parte di tribunali che hanno riconosciuto tale nesso di causalità, anche se nella comunità scientifica c’è concordanza nel negare che vi siano evidenze di una correlazione tra vaccinazioni e autismo. La ricerca però continua per approfondire il tema.

Di recente in Puglia “a Bisceglie alcuni genitori rappresentati dell’associazione Comilva Puglia sono stati convocati dai servizi sociali del comune di Bisceglie dopo aver deciso di non immunizzare i propri figli e la Asl ha segnalato la vicenda al tribunale dei minori di Bari“, come pubblicato ieri dall’edizione di Bari del quotidiano la Repubblica.

(Adnkronos, Ansa, la Repubblica)