A Sepang Rosberg è un po’ più veloce di Räikkönen e Vettel, ma col passo gara non c’è storia

Quarto tempo per Lewis Hamilotn, seguito da Alonso, Massa, Ricciardo, Button, Bottas e Hülkenberg. Continua il calvario della Lotus: Grosjean macina il cambio, Maldonado si riposa ai box e fa compagnia a Kobayashi (batterie da sostituire sulla sua Caterham). In Ferrari si pensa a differenziare le strategie di gara: Alonso su una sosta, Räikkönen su due

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Sepang – Dopo Hamilton nella prima sessione, Rosberg è stato il più veloce nella seconda pomeridiana. Questo il dato centrale della prima giornata di libere, da poco conclusa sul circuito malese di Sepang, proprio a pochi chilometri dall’aeroporto da cui partì l’8 marzo scorso il Volo MH370 della Malaysia Airlines precipitato alla fine di qualcosa che non è andato nel verso giusto.

A omaggiare le vittime di questo disastro con molti e contrastanti perché, uno sticker che tutti i piloti hanno apposto sul proprio casco, in inglese o in malese: “Pray for MH370”.

In pista una sessione di nuovo con pista asciutta e il sole, contrariamente alle previsioni, ma in Malesia pare sia normale. Le Mercedes non hanno dominato in assetto di gara, ma in configurazione da qualifica non ci dovrebbe essere margine per il resto degli inseguitori.

Paradossalmente, Räikkönen – a soli 35 millesimi da Rosberg – ha più chance per la gara, soprattutto perché con le gomme dure (banda arancione) la Ferrari mostra un passo più costante e una certa superiorità media nel secondo settore, quello più guidato.

Vettel, terzo tempo, ha mostrato un buon passo nel long run, a soli due decimi da Rosberg e Hamilton, quarto, che ha avuto uno strano andamento nella simulazione gara, con un passo di 1’43’5, ma poi a un certo punto ha rallentato di colpo. Potrebbe però essere pretattica della Mercedes.

Quinto tempo per Alonso, che ha compiuto alcuni esperimenti con le gomme dure: la Ferrari mostra di valutare l’opportunità di differenziare la strategia di gara. Räikkönen ha mostrato un consumo eccessivo sulle posteriori con le medie e a pieno carico. Al box di Maranello potrebbero decidere di far andare il finlandese con una strategia a due soste e Alonso con una sola sosta. Ma su questo pesa l’ipotesi pioggia, che scombussolerebbe tutte le strategie. Di tutti.

Massa, sesto tempo, ha mostrato una costanza nel long run, mentre Ricciardo, settimo, ha qualche problema di consumi in long run. A chiudere la Top Ten, Button, sempre enigmatico nelle situazioni potenzialmente bagnate in proiezione, ma la McLaren ha sofferto un calo di prestazioni, nonostante l’aggiornamento al musetto, parte di un pacchetto di evoluzione aerodinamica. Per il compagno di squadra Magnussen ancora peggio, solo 12° tempo, dopo le noie di a un sensore negli scarichi, che ha costretto i box a un lavoro supplementare e ha rallentato il lavoro durante la sessione.

Bottas, che è stato anche in testa all’inizio della sessione, non ha mostrato particolari difficoltà, mentre Hülkenberg ha sudato sette tute – si fa per dire – per mantenere la Force India in strada (e non sempre riuscendoci). Il decimo tempo è tutto merito suo.

I leit motif del sabato vertono su due fenomeni: uno meteorologico, l’altro di competitività. Se piove, tutto il lavoro di oggi non varrà a nulla per le qualifiche, semmai per la gara, con tutti gli interrogativi del caso. Se non dovesse piovere, nel terzo turno occorrerà verificare se la risalita della Ferrari ha un fondamento e se la Mercedes si è nascosta un po’.

Chi sembra si stia nascondendo è la Williams, che sembra più consistente di quanto voglia mostrare. L’andamento del week-end per le bianche monoposto marchiate Martini Racing – un brand che fa vibrare le corde del motorsport – si vedrà in parte in qualifica, ma soprattutto in gara.

Ancora calvario per la Lotus: Grosjean ha potuto compiere solo 14 giri, prima di arrendersi alla rottura del cambio. Maldonado non è sceso neanche in pista: sulla sua monoposto i meccanici lavoreranno tutta la notte per metterla in pista. Lo stesso si può dire per Kobayashi: la sua Caterham ha lamentato problemi con le batterie che hanno necessitato un lavoro complesso impossibile da concludere in tempo per oggi. Se ne riparlerà domani.

Domani terzo turno di libere dalle 6 alle 7, poi qualifiche dalle 9.

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2014 FORMULA 1 PETRONAS MALAYSIA GRAND PRIX – Libere 2

20140328-f1-ev2-mal-fp2-timesheet-neutral-660x630Libere 2, i fatti salienti

7:04: Grosjean, finalmente in pista con la sua Lotus E22, staccava il suo tempo migliore (1’44”005), prima che Chilton uscisse di pista in Curva 3 per un errore di guida: mettere le ruote sull’erba sintetica non è stata una bella mossa. 7:09 Alla Force India la mission della sessione è quella di valutare le gomme. Perez in pista, a differenza della prima sessione. 7:10 Vergne fuori pista in Curva 15, impostata a una velocità eccessiva e con troppo ottimismo. 7:11 Al lavoro i meccanici della Lotus sulla monoposto di Maldonado, mentre un minuto dopo Bottas e Massa si installano in vetta alla lista dei tempi. 7:13 Grosjean fuori in Curva 4, ma senza conseguenze. Un minuto dopo Räikkönen stacca il terzo tempo momentaneo. 7:14 Vettel e Vergne escono insieme: sulla RB10 di Vettel vernice fluorescente sull’ala posteriore.  7:16 Problemi sulla Lotus di Grosjean, cambio bloccato: non cambiare marcia, gli dicono dai box via radio. Rientra. 7:17 Alonso fa il miglior tempo, Hamilton 2°.

7:19 Numero di Hülkenberg all’ultima curva, con fuori pista, ma senza conseguenze. 7:20 Ricciardo stacca il 5° tempo provvisorio. 7:22 Mercedes segnala del vento in Curva 1, che può compromettere la stabilità. 7:26 La Marussia di Chilton è riportata ai box e presa in consegna da parte dei meccanici. 7:27 Vettel sale al 3° posto. Poco dopo alcuni piloti passano alle gomme medie (banda bianca), tra i quali Perez, che risale all’11° posto. 7:29 Magnussen ed Ericsson passano alle medie e il pilota danese sale al 15° posto al suo primo giro con le “bianche”. 7:32 Le due Sauber montano entrambe le medie e Magnussen si impegna in un poderoso controsterzo sulla sua McLaren. 7:34 Le Williams vanno in modalità “valutazione gomme”. 7:36 Rosberg e Hamilton montano le medie e Rosberg stacca il miglior tempo, unico a scendee sotto il limite di 1’40” (1’39”909). 7:34 Massa al top (1’40”112), superato poco dopo da Rosberg (1’39”909). 7:35 Hamilton sale al secondo posto (1’40”051), scavalcando Massa. 7:38 Räikkönen secondo tempo (1’39”944), solo 35 millesimi da Rosberg. Alonso miglior T2 e poi chiude 4° (1’40”103).

7:39 Bianchi fuori tra la Curva 7 e la 8, problemi di assetto (o brake-by-wire) sulla sua Marussia. Sulla Caterham di Ericsson si lavora sull’incidenza dell’ala anteriore e sulla barra anti-rollio, per ridurre il sottosterzo. 7:42 Vettel 6° tempo, con il miglior T2 (1’40”161). 7:44 Kvyat lamenta molto sovrasterzo sulla sua Toro Rosso, che però controlla magistralmente. 7:45 Ricciardo setimo tempo, poco dopo Vettel risale al 3° tempo. 7:46 Alonso torna in pista e sale al 5° posto con le medie. 7:48 Box segnalano problema sul posteriore della Red Bull di Vettel all’ultima curva (probabile brake-by-wire). 7:50 Button completa la sua simulazione di qualifica con l’8° tempo (1’40”628). 7:51 Hamilton e Rosberg escono con gomme medie usate per la simulazione gara.

7:53 Grosjean è l’unico a non aver montato le gomme medie, oltre a Kobayashi e Maldonado che però non hanno proprio girato.  7:53 Inizia la simulazione gara per Rosberg e le due Williams, ma Bottasi fa un errore nel suo giro più veloce in assetto di gara. 8:04 Grosjean esce con gomme medie, risolti i problemi al cambio.  8:05 Rosberg in configurazione di gara mostra un passo incredibilmente stabile: 1’44’5 fisso.   8:05 Gli ingegneri dicono a Vettel che il consumo della media è alto e che deve gestirne la durata. 8:06 Alonso inizia la simulazione gara.  8:07 Räikkönen gira in 1’45”0 in simulazione gara, Vettel in 1’44”7.  8:11 Grosjean con il cambio rotto si ferma in pista.  8:22 Hülkenberg ha girato più di tutti, 34 giri.  8:23 Räikkönen lamenta consumo eccessivo delle gomme posteriori con le medie.  8:27 Ricciardo avvertito di cambiare prima per consumare meno.

L’analisi del circuito di Sepang dal punto di vista delle gomme

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