M5S all’attacco: ‘Boldrini dimettiti, 7,5 miliardi sottratti a italiani’

Per aver applicato la ghigliottina sul dprocesso di approvazione del Decreto Legge Imu-Bankitalia. Due giorni fa la procura della Corte dei Conti del Lazio ha aperto un’inchiesta per danno erariale a proposito di questo decreto che ha ceduto alle banche italiane 7,5 miliardi di euro

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Roma – Il Movimento 5 Stelle chiede sul blog di Beppe Grillo le dimissioni del presidente della Camera Laura Boldrini per aver applicato la ghigliottina, ovvero il taglio dei tempi di discussione parlamentare, sul dl Imu-Bankitalia, che “ha regalato 7,5 miliardi di euro alle banche“. “7,5 miliardi di euro sottratti agli italiani grazie alla violazione delle regole parlamentari. Boldrini dimettiti!“, viene chiesto nel post, che però ripropone un articolo de “Il Sole 24 Ore” di due giorni fa .

La Procura della Corte dei Conti del Lazio ha aperto un’ inchiesta sulla recente rivalutazione delle quote di Banca d’ Italia da 300milioni di lire a 7,5 miliardi di euro. Lo ha annunciato all’ agenzia Il Sole 24 Ore Radiocor il procuratore regionale Angelo Raffaele De Dominicis: “Qualche giorno fa abbiamo aperto un fascicolo istruttorio“, si cita il “Sole 24 Ore” nel post sul sito di Beppe Grillo.

#boldrinidimettitiNell’articolo citato da Grillo e dal M5S si dà conto del fatto che i legali dell’Adusbef, l’associazione che tutela gli interessi dei consumatori presieduta da Elio Lannutti, l’ipotesi di reato è “di peculato per distrazione ex articolo 314 del codice penale“, perché “le riserve di Banca d’Italia da cui si è attinto per rivalutare le quote «sono soldi degli italiani, derivano da attività di signoraggio, dall’attività di batter moneta pagata anche dai cittadini. In questo caso – spiegano i legali dell’Adusbef – a commettere il peculato, abusando della propria funzione pubblica, sono stati i membri del Governo che hanno adottato il decreto legge e quelli del Parlamento che lo hanno convertito in legge. Hanno infatti in questo modo preso somme sulle quali non avevano alcun diritto e le hanno devolute alle banche»”.

La richiesta di Grillo verso la presidente della Camera, Laura Boldrini, non sembra un attacco immotivato. Lo dimostra proprio l’indagine aperta dalla Corte dei Conti, il cui intervento sarebbe davvero una novità nella storia repubblicana, perché mirerebbe a includere anche gli atti legislativi in ipotesi criminali. Bisognerà aspettare le conclusioni delle indagini della procura della Corte dei Conti per valutare le eventuali conseguenze, certo è che i parlamentari – con l’eccezione di chi in quell’occasione ha votato contro all’approvazione del decreto – non fanno la figura di una classe dirigente preparata e conoscitrice delle materie di cui si occupa nella produzione legislativa.

Un fatto davvero sovversivo, la sovversione dell’ignoranza.

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