Nella lotta alla prevenzione del cancro al seno entrano in campo armi insospettabili: le pesche

Secondo la ricerca condotta da Luis Cisneros-Zevallos del Texas A&M AgriLife Research, pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry, due pesche al giorno riescono a inibire lo sviluppo di metastasi del cancro al seno

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New York – Un nuovo studio pubblicato sul Journal of Nutritional Biochemistry ha dimostrato che i trattamenti a base di estratto di pesca bloccano l’insorgenza di metastasi del cancro al seno nei topi. La ricerca condotta da Luis Cisneros-Zevallos, del Texas A&M AgriLife Research, ha mostrato come il consumo di pesche possa inibire lo sviluppo di metastasi del cancro al seno grazie alla miscela di composti fenolici presenti nel succoso frutto, che possiede quindi una straordinaria efficacia nella lotta alle metastasi del tumore alla mammella.

Il cancro al seno è la malattia più comune tra le donne nell’emisfero occidentale. La maggior parte delle complicazioni e dei decessi associati a questo tipo di cancro è causata proprio alla sviluppo di metastasi.

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Abbiamo impiantato cellule tumorali di un tipo aggressivo di cancro al seno, l’MDA-MB-435, nei topi“, ha spiegato il responsabile dello studio, “e abbiamo osservato l’inibizione di un gene marcatore nei polmoni correlata all’inibizione delle metastasi poche settimane dopo che gli animali hanno iniziato a consumare estratti di pesche. Dopo aver determinato la dose necessaria per innescare questi effetti sui topi abbiamo calcolato che è l’equivalente del consumo di due-tre pesche al giorno per l’uomo“.

Si tratta di risultati sorprendenti e importanti perché rivelano l’impatto che i composti naturali – in questo caso i composti fenolici delle pesche – hanno contro il cancro al seno e le metastasi – continua Luis Cisneros-Zevallos, il quale conclude che “includere questi frutti nella dieta potrebbe fornire un ulteriore strumento per prevenire e combattere questa terribile malattia che colpisce così tante persone“.

(Credit: AGI)