Laura Boldrini non ha compreso il ruolo istituzionale di presidente della Camera. Qualcuno glielo spieghi

Alla presentazione del “Rapporto 2014” di Italiadecide a Montecitorio, Laura Boldrini è intervenuta con dichiarazioni che hanno lasciato basiti molti osservatori, mettendo insieme turismo e immigrazione, ospitalità alberghiera e accoglienza umanitaria. Fino a suscitare la piccata osservazione di un collega parlamentare, che si è chiesto in sintesi: a Laura, che stai a di’?

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La presidente della Camera, Laura Boldrini, oggi è intervenuta alla presentazione del “Rapporto 2014” di Italiadecide, «Il Grand Tour del XXI secolo-L’Italia e i suoi Territori», nella “Sala Regine” di Montecitorio. Non una semplice presenza di cortesia istituzionale o di saluto, ma un vero e proprio intervento nel merito della questione.

La presidente della Camera ha affermato, con il solito tono didattico-moralista che “le politiche per il turismo andrebbero pensate in modo integrato con le altre politiche rivolte all’accoglienza degli stranieri che vengono da noi per ragioni di lavoro, di studio, di cura o semplicemente alla ricerca di pace, di diritti e di sicurezza”, aggiungendo poi che “non possiamo, senza una insopportabile contraddizione, offrire servizi di lusso ai turisti affluenti e poi trattare in modo, a volte inaccettabile i migranti che giungono in Italia dalle parti meno fortunate del mondo, spesso in condizioni disperate”.

Una dichiarazione forte che una personalità politica – che chiameremo “LADY T” – ha commentato con una dichiarazione altrettanto forte: “l’indicazione della base presuppone la verifica critica degli obiettivi istituzionali attraverso i meccanismi della partecipazione, recuperando ovvero rivalutando, quale sua premessa indispensabile e condizionante, il coinvolgimento attivo di operatori e utenti ”. Chiaro, no?

Le affermazioni di Laura Boldrini hanno colpito. Il Corriere della Sera online ha scritto: “Un’affermazione da interpretare. E che sicuramente farà discutere”. In effetti occorrerebbe interpretare le parole di Boldrini, perché lasciano esterrefatti.

Per non essere tacciati di “minaccia alla libertà di un’istituzione”, prenderemo in prestito quanto dichiarato da un’altra personalità politica, che al momento chiamiamo “MISTER X” (seguiteci e capirete perché). “È incomprensibile quello che appare come un attacco della presidente della Camera, Laura Boldrini, al sistema turistico italiano– ha affermato questa personalità politica, che ha poi aggiunto. “È opportuno che chiarisca, per evitare che le sue parole possano apparire come un tentativo di colpevolizzazione di una delle risorse più importanti del nostro Paese”.

E ancora, “si fatica a cogliere quale relazione possa esserci – ha osservato “MISTER X” – tra i servizi turistici offerti dai privati, anche di alto livello, con le politiche legate all’immigrazione e all’accoglienza che riguardano la sfera pubblica. L’Italia ha bisogno di tornare prima nel turismo, non certo di mettere all’indice il sistema dell’ospitalità, che anzi va migliorato e rilanciato per dare un contributo decisivo alla crescita economica. Quale rapporto ci sia con i migranti resta un mistero – ha concluso la sua osservazione – certamente la presidente avrà modo di spiegare meglio il suo pensiero”.

Per la serie: a Laura, che stai a di’?

Noi sospettiamo che Laura Boldrini abbia male inteso il ruolo e le incombenze dell’ufficio di presidente della Camera, organo di garanzia della libertà dei parlamentari e del corretto funzionamento dei lavori dei deputati, non pulpito da cui predicare. Tra le prerogative del presidente della Camera non ci sono obblighi di commentare a ogni piè sospinto su ogni meandro dello scibile umano: anzi, a voler essere pignoli, vigerebbe un obbligo contrario di astensione dal dibattito politico e da qualsiasi tipo di argomento che possa cozzare con le prerogative del Parlamento. Un silenzio cortese e rispettoso del proprio ruolo, del proprio ufficio, delle istituzioni.

Naturalmente, visto che il presidente della Camera è scelto tra i deputati, se Laura Boldrini desidera partecipare attivamente al dibattito su ogni argomento che ritenga alla sua portata, può farlo benissimo: è sufficiente che si dimetta dall’ufficio di presidente della Camera dei Deputati. Sic et simpliciter. Non lo diciamo per attaccarla, ma solo per ammonire che le sue parole di oggi hanno prodotto disdoro verso il Sistema Paese, a quel “Sistema Italia” di cui tutti ci riempiamo la bocca, ma poi nei fatti non facciamo nulla per migliorarlo, renderlo appetibile al mondo. Ovvero la finalità che intendeva sollecitare e solleticare il “Rapporto” di Italiadecide. Con l’aggravante di unire capre e cavoli, ossia di dire cose che appaiono come corbellerie.

Non è il nostro pensiero di esponenti dei nemici del popolo, ma del nostro “MISTER X”, che poi altri non è che il deputato del Pd Federico Gelli, un membro della Camera che avrà votato perché Laura Boldrini ascendesse al prestigioso scranno.

Invece “LADY T” non esiste: la frase citata è un’affermazione casuale prodotta da “Il Tubolario”, un divertissement semantico letterario-burocratico, che voi stessi potrete utilizzare per formulare frasi senza senso, ma in apparenza corpose in politichese stretto. Cose che hanno senso solo per chi sproloquia per non dire niente. Come oggi Laura Boldrini su turismo e immigrazione.

A Laura, che stai a di’?

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Un pensiero su “Laura Boldrini non ha compreso il ruolo istituzionale di presidente della Camera. Qualcuno glielo spieghi

  • 04/04/2014 in 17:57:21
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    Laura Boldrini fa un discorso coerente e ha ragione da vendere. Voi giornalai infami, piccoli e corrotti, siete criminali servi in malafede marcia. Fate schifo, assassini. Un Tribunale più Alto e Giusto vi condannerà. Merde, scribacchini senza vergogna.
    E’ da più di un anno che linciate e aizzate odio contro l’unica Bella Persona venuta di recente a ricoprire un ruolo di prestigio.
    Troppo tardi, illusa ingenua testardamente appassionatamente impegnata fiduciosa in gambissima e coraggiosissima Presidente Boldrini : l’Italia sprofonda nella monnezza grazie alla nefandezza ripugnante di quasi tutti i suoi abitanti (dalle plebi imbevute di grillismo e idiozie xenofobo-individualiste agli squallidi ‘colleghi’ politicanti massonicomafiosi…fino alla suddetta stampa criminale, cartacea televisiva internettiana indistintamente vile e criminale nei confronti di tanta fastidiosa Purità, Onestà, Bellezza ovviamente da violentare a morte possibilmente a seguito di incessante terribile linciaggio pregno di veleno, invidia, calunnia, malafede più sfacciata e morbosa).
    Stranamore, mi viene in mente.
    Una Luce tardiva, scambiata per odioso miraggio, apparsa per un momento all’orizzonte perduto dell’oceaniche sabbie mobili in cui tutti i vermi italioti sprofondano compiaciuti e dementi.
    In altro luogo e tempo una persona come Laura Boldrini sarebbe stata accolta come un orgoglio, un vanto, un’eminente eccellenza italica da amare, salvaguardare con cura e devozione, rispettare, ammirare e ascoltare imparando sempre qualcosa, specie in termini di serietà, eleganza, coerenza ideale e idealista, passione civile e politica, onestà.
    Ma in una società incivile alla deriva…questa meraviglia di Presidente diviene la tremenda plastica testimonianza (che paga sulla sua pelle) della fangosa corrotta fondissima notte senza più mattino in cui si trova ormai da tempo l’italica marcescente canea.
    All’inferno, ignobile ridicolo ex-popolo senza più anima né dunque vita.

    Santino da Trieste

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