Wolfgang Schäuble: “Putin in Crimea, come Hitler con i Sudeti”

Frase choc del ministro delle Finanze tedesco: “Lo sappiamo tutti dalla storia”. La cancelliera Merkel ha glissato  sull’argomento, ribadendo che l’annessione della Crimea viola il diritto internazionale

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Roma – Putin come Hitler. Il paragone, con sfondo la Crimea, è arrivato dal ministro delle Finanze tedesco Wolfgang Schäuble: “Metodi simili li ha già usati Hitler con i Sudeti“. Un parallelismo che – a dir la verità – è venuto in mente a chi mastica un po’ di storia contemporanea.

Schäuble ha utilizzato la frase per paragonare l’annessione russa della Crimea all’aggressione nazista nell’allora Cecoslovacchia alla vigilia della Seconda Guerra Mondiale. Secondo quanto riportato dallo Spiegel online, Schäuble, 71 anni, è intervenuto a un incontro pubblico con gli studenti nel suo ministero, aggiungendo: “Lo sappiamo tutti dalla storia”.

Per il ministro cristiano-democratico, l’auspicio del presidente russo Vladimir Putin di proteggere i russi e i russofoni nella penisola sul Mar Nero era simile ai modi a cui è ricorso il Führer per giustificare la spinta espansionista del Terzo Reich.

L’area tedescofona all’interno di Boemia e Moravia, il cosiddetto territorio dei Sudeti, fu occupato dalla Germania nel 1938, poco prima dello scoppio della Seconda Guerra mondiale. Dopo la sconfitta tedesca, il “Sudetenland” venne restituito alla Cecoslovacchia e la popolazione di lingua tedesca dei Sudeti venne espulsa in massa.

Le affermazioni di Schäuble cadono in un momento molto delicato, con un tentativo di soluzione diplomatica in corso a Parigi, dove i colloqui tra il ministro degli Esteri russo, Serghej Lavrov, e il Segretario di Stato americano, John Kerry, cercano di trovare un onorevole compromesso che possa evitare un riacutizzarsi della crisi tra Russia e Ucraina. L’annessione del “Sedetenland” è peraltro molto vicino in teoria, perché nell’evoluzione delle manifestazioni di piazza Maidan alcuni sostengono che alcuni “suggeritori” esterni fossero molto attivi nello spingere alla detronizzazione di Viktor Yanukovich. A capo sicuramente di una “corte dei miracoli”, ma sempre eletto con metodo democratico dalla maggioranza dei cittadini.

Sarebbe stato meglio se il ministro delle Finanze del governo Merkel – il quale è una personalità non “di primo pelo” della politica tedesca – avesse evitato di esprimere giudizi così “sinceri”, per non danneggiare il tentativo di ricomposizione tra la Russia e l’Occidente, ancor più necessario per tutti se si pensa che la Germania dipende dalle forniture di gas russo molto più di altri Paesi dell’UE.

Infatti la cancelliera tedesca Angela Merkel si è rifiutata di commentare la frase di Schäuble, ribadendo però che l’azione della Russia in Crimea viola le leggi internazionali. “Ritengo l’annessione della Crimea un caso unico“, ha tagliato corto la cancelliera tedesca comprensibilmente infastidita dalla situazione creatasi.

(Credit: TMNews)