Dalle alghe marine i detersivi per la casa, l’olio di palma ha i giorni contati

Gran sollievo per le foreste tropicali che vengono distrutte per favorire la piantagione delle palme

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Roma – Sembra che l’olio di palma, componente base della maggior parte dei detersivi per la pulizia della casa, abbia i giorni contati, con gran sollievo per le foreste tropicali che vengono distrutte proprio per favorire la piantagione delle palme.

L’alternativa è un liquido estratto dalle alghe marine che ha superato brillantemente le ‘prove di pulito’ a cui è stato sottoposto dai tecnici della Ecover, l’azienda produttrice della nuova linea di detergenti che verrà lanciata in Europa entro il 2014.

L’olio di palma è componente base sia di detersivi, dalla casa alle persone, che di alcuni alimenti e le piantagioni delle palme occupano gli spazi una volta occupati dalle foreste pluviali e le torbiere, in particolare nel Sud Est asiatico. La distruzione di queste aree fa aumentare le emissioni di carbonio e minaccia la biodiversità.”Attraverso la nostra ricerca per sostituire l’olio di palma, abbiamo scoperto che le alghe sono in grado di produrre uno dei più puri e puliti oli disponibili“, ha dichiarato Dirk Develter, responsabile Ricerca e 20140403-EcoverDirect-Plantastic-Carousel-2-300x195Sviluppo della Ecover. “Gli oli algali hanno un’impronta ecologica molto più bassa rispetto alla maggior parte degli oli tropicali, come l’olio di palma, che li rende ideali per i prodotti per la casa“, ha concluso.

All’inizio della produzione, riferisce la Ecover, solo il 7 per cento dell’olio di palma presente nei detersivi verrà sostituito con il liquido estratto dalle alghe, ma la percentuale verrà aumentata mano a mano che la gente si abituerà ad usarlo.

Ecover sta anche sperimentando l’utilizzo di batteri per convertire materiale organico in sostanze chimiche utili. Nel 2013 la società si è impegnata sul fronte del recupero e del riciclo della plastica dal mare per produrre bottiglie sostenibili e riciclabili. Oggi le alghe sono anche oggetto di una serie di studi tesi alla produzione di biocarburanti per le aziende e i trasporti. La US Navy ha già testato con successo il combustibile derivato dalle alghe sulle alcune navi.

(Credit: Adnkronos)