Ucraina, i reparti speciali ristabiliscono l’ordine a Donetsk

Secondo la CNN, ripreso il controllo del quartier generale della Forze Armate occupato da dimostranti filo-russi ieri mattina

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Kiev – Le forze speciali ucraine hanno ripreso il controllo del quartier generale delle forze armate a Donetsk, nella regione orientale e russofona, conquistata stamane da dimostranti filo-Mosca. Lo riferisce la Cnn citando l’ufficio del presidente Olekasender Turchinov.

Stamane a Donetsk manifestanti filorussi hanno occupato la sede dell’amministrazione regionale, hanno proclamato una “Repubblica popolare” indipendente e hanno promesso un referendum entro l’11 maggio per unirsi alla Russia.

Manifestanti filo-russi hanno occupato sedi di governo anche a Kharkiv e Luhansk, chiedendo referendum simili a quello che ha preceduto l’annessione della Crimea alla Russia. La polizia ha fatto sapere di aver cacciato i manifestanti dall’edificio a Kharkiv, ma a Luhansk i dimostranti si sono impossessati di armi.

I reparti speciali sarebbero stati in grado di riprendere il controllo in due delle tre città sotto assedio dei filo-russi, mentre nella terza sarebbero in corso “negoziati” per riportare alla normalità la situazione.

20130921-russia-vladimir-putin-780x420Ieri il presidente russo Valdimir Putin ha attaccato le organizzazioni non governative operanti in Ucraina, perché le ritiene coinvolte in modo diretto nelle proteste che hanno portato al regime change a Kiev. In Russia non verranno “usate” come a Kiev, “dall’estero” per organizzare un golpe, ha detto Putin. Le autorità russe “non permetteranno alle Ong di essere utilizzate dall’esterno per scopi distruttivi” come è successo in Ucraina.

La legislazione russa crea tutte le condizioni per attività trasparenti e libere delle Ong” ha avvertito il presidente russo, che però ha aggiunto che la Russia non potrà mai “permettere loro di essere utilizzate per scopi distruttivi. Così, come è successo in Ucraina, dove è in gran parte attraverso le ONG finanziate dall’estero” che si è arrivati allo spodestamento del presidente Yanukovich e all’insediamento di un nuovo governo ad interim.

Secondo Putin proprio le Ong sono state il canale per sovvenzionare “strutture neo-naziste militanti che sono diventate la forza d’attacco principale contro lo Stato e per un colpo di stato anti-costituzionale“. Putin ha espresso queste posizioni della presidenza russa parlando a una riunione del Consiglio Supremo del Servizio di Sicurezza Federale (FSB), erede del famigerato Kgb.

In serata è però arrivata la reazione della Casa Bianca, per bocca del portavoce dell’Amministrazione Obama, Jay 20140408-Jay-CarneyCarney (nella foto a destra). “Siamo pronti a imporre nuovi sanzioni contro l’economia russa“, ha detto Carney, con riferimento agli sviluppi di questa mattina a Donetsk.

Il portavoce di White House ha esortato il presidente russo Putin a smettere di “destabilizzare” l’Ucraina, sostenendo che gli Stati Uniti hanno “prove robuste” che Mosca abbia retribuito i manifestanti ucraini scesi in piazza nel fine settimana, sventolando la bandiera russa per chiedere un referendum sullo status della regione sud-orientale di Donetsk.

Alla luce di queste dichiarazioni si può dunque comprendere meglio l’intervento delle forze speciali di Kiev per riprendere il controllo della situazione a Donetsk, Kharkiv e Luhansk.

(AGI)