Renzi affida a “Superman” l’incarico di ambasciatore della presidenza italiana dell’UE

Luca Parmitano nominato dal Governo “ambasciatore” del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Asi: “Orgoglio per l’Italia in Europa”. Aldo Sandulli: “è la punta di diamante delle capacità del nostro Paese”

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Roma – Quale ambasciatore per la presidenza semestrale dell’Unione Europea l’Italia non poteva desiderare di meglio: Superman, al secolo Luca Parmitano, di Paternò, comune alle pendici dell’Etna. Lui si definisce siciliano, italiano, europeo e cittadino del mondo. Tutto quadra, perché Luca Parmitano ha la forza per mettere d’accordo tutti, perfino la morte: tanto da convincerla che non era arrivato il momento, lo scorso anno durante la passeggiata spaziale a bordo della ISS, durante la quale un guasto al casco stava per rivelarsi fatale. Allora fu decisivo per “Astroluca” – questo il suo nick su Twitter – mantenere la calma, restare freddo, essere veloce nelle decisioni, non farsi sopraffare dalla paura.

Sembra il paradigma con cui l’Italia può uscire dalle sabbie mobili di una crisi – non solo economica, non solo istituzionale – che sta mettendo a dura prova il sistema nervoso di un intera nazione, di un intero popolo. Ma solo dalla notte viene il giorno e Luca “Superman” Parmitano lo sa meglio di tutti noi, per aver  vissuto per sei mesi lo straordinario spettacolo di albe e tramonti ogni 90 minuti (tanto dura una rivoluzione attorno alla terra della Stazione Spaziale Internazionale).

Quindi, ambasciatore per una nuova vera aurora per l’Italia, che in Parmitano riconosce le migliori virtù dell’italianità corrente: impegno, dedizione, lealtà all’obiettivo, senso della patria Italia e della comune appartenenza alla Comunità più ampia dei popoli dell’UE.

La nomina di Luca Parmitano quale ambasciatore del Semestre di Presidenza Ue dell’Italia è il riconoscimento del ruolo centrale delle attività spaziali nel campo della politica europea“, ha dichiarato Aldo Sandulli, commissario straordinario dell’Asi, commentando la scelta del Governo di nominare l’astronauta italiano dell’Esa (European space agency) “ambasciatore del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea“.

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Per l’Agenzia Spaziale Italiana è la conferma del contributo strategico del nostro Paese in un settore all’avanguardia e fortemente competitivo, che ci vede tra i principali attori internazionali“, ha poi aggiunto Sandulli, sottolineando che “Parmitano è la sintesi più completa di quello che l’Europa rappresenta. Come astronauta italiano appartenente al corpo degli astronauti dell’Agenzia Spaziale Europea, Parmitano è la punta di diamante delle grandi capacità che il nostro Paese sa mettere in campo in condivisione integrata in ambito europeo. Ringraziamo il Governo per questa scelta che ci onora e ci inorgoglisce“.

Luca Parmitano, astronauta dell’Agenzia spaziale europea e Maggiore pilota dell’Aeronautica Militare, collaudatore di aerei, esperto di guerra elettronica, laureato in scienze politiche (caro collega…), ha trascorso 166 giorni sulla Stazione Spaziale Internazionale nel quadro della missione “Volare“, durante la quale, primo e finora unico italiano nella storia, ha compiuto anche due passeggiate spaziali.

Attualmente è in Italia con il resto dell’equipaggio della “Expedition 37“, il comandante russo Fyodor Yurchikhin e la statunitense Karen Nyberg, per una serie di incontri a Roma, Napoli e Catania, in occasione della tappa italiana del loro post-flight tour.

Parmitano è un esempio del talento e della competenza dell’Italia, in Europa e nel mondo, che la Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea intende promuovere durante il semestre di turno“, conclude la nota diramata ieri da Palazzo Chigi. Non riusciamo a non commuoverci, perché Parmitano non viene da Marte (semmai pensa di andarci…), ma viene dalla Sicilia, da una regione d’Italia più in difficoltà di altre, ma dove c’è tutto: il diavolo e l’Acqua Santa, il bianco e il nero, la conoscenza e la più impudente ignoranza, l’amore e l’odio. Riina (come simbolo del male mafioso) e Parmitano, come simbolo del servizio alla bandiera Tricolore, che molti vorrebbero archiviare per intraprendere inconsistenti ipotesi indipendentistiche. A Sud come a Nord.

Se la riscossa dell’Italia deve essere rappresentata, nessuno meglio del Maggiore Luca “Superman” Parmitano può farlo meglio, dall’alto – e non sembri retorica – del suo valore indiscutibile, che ha meravigliato i colleghi delle forze aeree socie nel sogno europeo di riconoscerci tutti sotto una bandiera. Coraggio che gli è valso la Medaglia d’Argento al Valor Aeronautico, per un fatto verificatosi nel 2005, quando salvò un AMX da distruzione certa (in ottica “rispetto del denaro del contribuente”) dopo un impatto devastante con un grosso volatile.

Forza, Superman! E Forza, Italia!

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