Papa: “scegliere tra i protagonisti della Passione. Siamo Giuda o Pilato?”

Il Pontefice celebra la ‘Domenica delle Palme’ ricordando l’entrata di Gesù a Gerusalemme: “Siamo dalla parte dei fanciulli che lodano il Signore o da quella dei capi invidiosi?”

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Città del Vaticano, – Come in ogni tempo, gli uomini di oggi sono chiamati a prendere posizione su Gesù. Lo ha sottolineato Papa Francesco nell’omelia della domenica delle Palme, pronunciata davanti a una grande folla riunita in piazza San Pietro. “Ci farà bene – ha spiegato – farci una domanda: chi sono io davanti al mio Signore, chi sono io davanti a Gesù che entra di festa in Gerusalemme? Sono capace di esprimere la mia gioia e di gridarla o prendo le distanze? Chi sono io davanti a Gesù che soffre? Abbiamo sentito tanti nomi. Il gruppo dei dirigenti, i farisei maestri della legge che avevano deciso di ucciderlo, aspettavano l’opportunità di prenderlo. Sono io come uno di loro?. E abbiamo sentito un altro nome: Giuda, che lo ha tradito per 30 monete. Sono io come Giuda?”.

“Sono io come Giuda – ha ripetuto Francesco che ha pronunciato a braccio l’intera omelia mettendo completamente da parte il testo preparato – che fa finta di amare Gesù e bacia il maestro per consegnarlo tradirlo? Sono io traditore?”. “Abbiamo sentito – ha continuato – altri nomi, quelli dei discepoli che non capivano niente e si allontanavano da Gesù che soffriva. Dormivano. La mia vita è addormentata o sono come i discepoli che non capivano cosa fosse tradire Gesù o quell’altro discepolo che voleva soluzionare tutto con la spada. Sono io come loro?”.

Oppure, ha continuato, “sono come quei dirigenti che di fretta fanno il tribunale e cercano falsi testimoni? Sono io come loro? E quando faccio queste cose, se le faccio, credo che con questo salvo il popolo?”. O ancora, ha aggiunto il Papa, “sono io come Pilato che quando vedo che la situazione è difficile me ne lavo le mani e non so assumere la mia responsabilità e lascio condannare o condanno io le persone?”.

“Sono io – ha incalzato Papa Francesco rivolto ai fedeli – come quella folla che non sapeva bene se era in una riunione religiosa, in un giudizio o in un circo? Sceglievano Barabba: per loro era lo stesso, era più divertente per umiliare Gesù”. Oppure “sono io come i soldati che colpiscono il Signore, sputano su di lui, lo colpiscono, si divertono con l’umiliazione del Signore?”. “O sono come il cireneo che tornava dal lavoro affaticato ma ha avuto la buona volontà di aiutare il Signore a portare la Croce?”.

“Sono – ha chiesto ancora il Papa – come quelli che passando davanti alla croce dicevano: ‘scenda dalla croce se è capace’? La beffa contro Gesù”. O invece “sono come quelle donne coraggiose, tra le quali c’era la mamma di Gesù, che soffrivano in silenzio? O sono come Giuseppe il discepolo nascosto che porta il corpo di Gesù con amore per dargli sepoltura? Sono io come queste due Marie che rimangono alla porta del sepolcro piangendo e pregando? O – infine – sono come questi farisei che sono andati da Pilato a dirgli: ‘ma guardi che questo diceva che resusciterebbe’. E bloccano la vita, il sepolcro, per difendere la dottrina perché la vita non venga fuori?” “Dove è il mio cuore, a quale di queste persone io assomiglio? Che questa domanda ci accompagni per tutta la settimana”, ha quindi concluso Francesco.

(Credit: AGI)