Vagine riprodotte in laboratorio grazie all’ingegneria genetica funzionano perfettamente a otto anni dall’impianto

L’intervento, descritto sulla rivista scientifica “Lancet”, è stato realizzato dall’Institute for Regenerative Medicine del Wake Forest Baptist Medical Center di Winston-Salem, in North Carolina, in collaborazione con l’HIMFG Tissue Engineering Laboratory della Metropolitan Autonomous University di Città del Messico. La tecnica apre nuovi scenari nella riduzione dei danni da malattie neoplastiche ai genitali femminili, con una prospettiva di ricostruzione degli organi che possono tornare a essere funzionanti in toto

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Winston-Salem, North Carolina – Vagine prodotte in laboratorio attraverso l’ingegneria genetica, poi trapiantate con successo nel corpo di quattro ragazze adolescenti: oggi sono perfettamente funzionanti, dopo otto anni dall’intervento. Il traguardo è stato raggiunto, e descritto sulla rivista Lancet, da Anthony Atala, direttore dell’Institute for Regenerative Medicine del Wake Forest Baptist Medical Center.

20140413-anthony-atala-328x221Questo studio pilota è il primo a dimostrare che l’organo vaginale può essere costruito in laboratorio e utilizzato con successo negli esseri umani“, ha spiegato Atala. “Un risultato che offre nuove opzioni per le pazienti che necessitano di chirurgia ricostruttiva vaginale, oltre a confermare che le strategie della medicina rigenerativa possono essere applicate ad una ampia varietà di tessuti ed organi“, ha continuato Atala.

Le ragazze coinvolte – tutte messicane – sono nate con la sindrome di Mayer-Rokitansky-Kustner-Hauser, una rara malattia genetica che causa lo sviluppo non normale o addirittura assente di vagina e utero. L’importanza dell’efficacia del trattamento risiede nel fatto che la stessa tecnica potrebbe essere adottata per ricostruire vagina e utero danneggiati in pazienti affette da cancro o da lesioni di altra natura.

Le adolescenti operate avevano dai 13 ai 18 anni al momento dell’intervento. Gli organi sono stati progettati partendo dalle loro cellule. “Le biopsie dei tessuti, le risonanze magnetiche, gli esami interni hanno dimostrato che le vagine ingegnerizzate erano simili esteticamente e funzionalmente al tessuto nativo”, ha dichiarato Atlantida-Raya Rivera, direttore dell’HIMFG Tissue Engineering Laboratory al Metropolitan Autonomous University a Città del Messico, dove gli interventi chirurgici furono effettuati, garantendo una normale funzione sessuale alle quattro ragazze, compresi desiderio e rapporti senza20140413-Atlantida-Raya_Rivera-328z214 dolore.

Gli organi sono stati creati utilizzando cellule muscolari ed epiteliali (cellule che rivestono le cavità del corpo) da una piccola biopsia dei genitali esterni di ogni paziente. Le cellule sono state estratte, espanse e poi posizionate su un materiale biodegradabile cucito a mano a forma di vagina.

Tutte e quattro ora vivono una vita sessuale normale e “due delle ragazze hanno cominciato ad avere le mestruazioni e sono in grado di supportare una gravidanza” ha aggiunto il direttore del Wake Forest Baptis Medical Center, precisando che “entrambe sono intenzionate ad avere figli”.

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