Confindustria Sicilia, Antonello Montante confermato presidente

Mandato confermato per un altro biennio. Nel 2007 Confindustria Sicilia ha varato il Codice Etico antimafia. La giunta ha deliberato l’affiancamento delle imprese associate nelle azioni legali contro le banche vessatrici

Antonello Montante con Emma Marcegaglia (allora presidente di Confindustria)

Palermo – Antonello Montante è stato confermato alla guida di Confindustria in Sicilia per un altro biennio. Lo ha deliberato all’unanimità la giunta che si è riunita a Palermo. Con il suo predecessore Ivan Lo Bello nel 2007 ha dato il via al “Codice Etico” di Confindustria contro il racket del pizzo, che ha previsto per la prima volta l’espulsione degli imprenditori che non denunciano il pizzo.

Confermati anche i quattro vicepresidenti: Giuseppe Catanzaro, Domenico Bonaccorsi di Reburdone, Ivo Blandina e Antonino Salerno, il quale mantiene anche l’incarico di Tesoriere.

La novità più rilevante, emersa dalla riunione della giunta di Confindustria Sicilia di ieri è un mutato orientamento verso il sistema bancario e creditizio, per sostenere “le imprese associate sane e che vivono di mercato, palesemente vessate“.

La giunta, infatti, nella riunione di ieri ha deliberato di costituirsi in giudizio a fianco dei propri associati, “per denunciare le condotte illegittime e lesive degli istituti finanziari“. A questo fine, Confindustria Sicilia si avvarrà del supporto di uno studio legale specializzato in diritto bancario, che affiancherà le imprese.

La decisione segue l’entrata in vigore del rating di legalità che impone alle banche, nel processo di istruttoria, di ridurre i costi e i tempi di erogazione dei finanziamenti per le imprese già valutate positivamente dall’Antitrust. “In un rapporto di leale collaborazione con il sistema bancario – ha spiegato il neo-riconfermato presidente degli industriali siciliani – è necessario far emergere tutte quelle situazioni che, per un eccesso di discrezionalita’, rischiano di portare al fallimento le imprese. Oggi più che mai – ha sottolineato Antonello Montante – l’accesso al credito rappresenta uno snodo fondamentale per la sopravvivenza del sistema economico. Per questo Confindustria Sicilia sta agendo affinché le imprese possano muoversi all’interno di un sistema di regole chiaro e trasparente. È evidente, però, che tutto ciò necessita di una collaborazione del sistema imprenditoriale, chiamato a far emergere le criticità in modo tempestivo“.

La decisione di Confindustria Sicilia di supportare le imprese vessate dalle banche – che riguarda solo le aziende associate – dovrebbe essere assunta anche dalle altre associazioni datoriali, perché soprattutto le imprese piccole e medie risultano più colpite dalla stretta creditizia e dalla protervia del sistema bancario, che ha agito in questi anni di crisi come elemento di accentuazione delle criticità aziendali e non come supporto per un rinnovamento manageriale.

La prima banca che decidesse di offrire ai propri clienti un servizio di aggiornamento professionale, volto al miglioramento della gestione aziendale, non solo innoverà profondamente il sistema economico, ma si garantirà per il mantenimento di un rapporto sano ed equilibrato tra due elementi fondamentali per il funzionamento dell’economia di mercato.

Senza imprese libere e private, e senza banche erogatrici del credito non può esistere economia di mercato.

(Credit: Adnkronos, AGI)