Corteo Roma, l’agente che ha calpestato la ragazza si difende. Spunta nuovo video su ragazzo picchiato

In un nuovo filmato, un ragazzo fermato e manganellato (non sembra avere atteggiamenti minacciosi contro le forze dell’ordine). Sotto inchiesta poliziotto che ha calpestato una ragazza, è accusato di lesioni volontarie aggravate dall’abuso di potere ma prova a difendersi: ”Credevo fosse uno zainetto”. Inchiodato da foto e video in cui calpesta una manifestante già a terra, durante il corteo di sabato a Roma. Il capo della Polizia sull’episodio accaduto durante gli scontri di sabato a Roma: “Un cretino che va sanzionato perché ha pigliato a calci una ragazza che stava per terra”. La Procura apre un fascicolo (2 VIDEO)
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Roma – “Credevo fosse uno zainetto non una persona“. Questa la difesa del poliziotto che ha calpestato una ragazza, durante le fasi concitate della carica di alleggerimento in occasione dei disordini che hanno disturbato il corteo di sabato scorso a Roma. La ragazza era già a terra per aiutare un amico più giovane ferito alla testa e al quale poi sono stati dati nove punti di sutura in ospedale.

Il poliziotto è un artificiere e di è presentato ieri spontaneamente, dopo che le foto e i video del ‘pestone’ erano stati pubblicati sulle prime pagine di giornali e siti web: è indagato per lesioni volontarie aggravate dall’abuso di potere. “Stavo guardando in aria per controllare che nella nostra direzione non stessero arrivando bombe-carta – avrebbe raccontato al magistrato – Ripeto, non ho visto la manifestante a terra e ho creduto di calpestare soltanto uno zainetto“, avrebbe ribadito (per guardare il video.

Il video esclusivo di Servizio Pubblico

 

L’ipotesi di reato, contestata dal Pm Eugenio Albamonte, si basa sulla relazione inviata dalla Digos al magistrato per illustrare i fatti. La manifestante comunque ha già annunciato di non voler presentare denuncia. Per quanto riguarda l’imputazione di accusa, per il momento gli inquirenti stanno ancora acquisendo documenti, tra cui la cartella clinica della ragazza, perché si deve stabilire qual è la prognosi formulata dall’ospedale. Questo perché in mancanza di denuncia, l’azione penale d’ufficio può essere esercitata solo in caso di ferite giudicate guaribili in 20 giorni.

Il poliziotto si era presentato ieri in Questura, dopo che – come precisato da una nota – “era stata avviata un’inchiesta interna finalizzata alla ricostruzione dell’accaduto e all’individuazione del responsabile“. Proprio all’avvio dell’inchiesta – forse consigliato da qualche superiore – “un operatore della Questura di Roma si è presentato, essendosi riconosciuto” nel filmato, sicché gli atti relativi sono stati “trasmessi all’autorità giudiziaria e valutati per gli aspetti disciplinari“.

Nella mattinata di ieri, il capo della polizia, Alessandro Pansa, aveva reagito con estrema durezza: “Noi abbiamo avuto un cretino che dobbiamo identificare e che va sanzionato perché ha pigliato a calci una ragazza che stava per terra“. “Tutti quanti gli altri, che hanno lavorato – aveva poi aggiunto Pansa – vanno applauditi per come hanno operato e per come hanno agito, con grandissima correttezza, mantenendo l’ordine pubblico e non eccedendo assolutamente, esercitando la forza nei limiti corretti di come è previsto dall’ordinamento“.

In realtà, pare che non sia stato del tutto così, perché nel frattempo è emerso un nuovo video sulle violenze perpetrate gratuitamente su alcuni manifestanti durante il corteo di sabato. Nel filmato, rinvenibile su Youtube, si vede un manifestante a terra preso a calci e manganellate da alcuni agenti in tenuta antisommossa, ma sembra evidente che il giovane non costituisse alcuna minaccia per i tutori dell’ordine.

Il nuovo video

Per noi, che apparteniamo a coloro che parteggiano per la polizia e le forze dell’ordine in generale, pur con tutti i distinguo del caso a parziale comprensione dell’agitazione sul momento, sembra del tutto intollerabile che un agente della Polizia di Stato possa sfogare istinti di bassa violenza gratuita,  soprattutto perché dequalifica l’azione di tutela dell’ordine e lorda una divisa che è ed è stata di centinaia di poliziotti, carabinieri, finanzieri caduti per onorare il giuramento di lealtà e fedeltà ai valori della Repubblica. 

Questo artificiere si faccia un esame di coscienza e pensi che, prima o poi, potrebbe esserci sua figlia sotto i piedi di un altro suo collega, affetto da altrettanto cretinismo (per usare le parole del Capo della Polizia).

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