Corea del Sud, traghetto naufragato: il vicepreside della scuola, sopravvissuto al naufragio, si è impiccato

Si aggrava il bilancio di dolore che ha colpito il liceo “Dawan” di Asan, città industriale a sud della capitale Seul. Arrestato il comandante del traghetto: è accusato di aver violato il codice marittimo, tra cui l’aver ceduto il timone al terzo ufficiale, ma anche per essere stato tra i primi a lasciare la nave

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Jindo (Corea del Sud) – Si è tolto la vita il vicepreside del liceo ‘Dawan’ di Asan, la città industriale situata a una sessantina di chilometri a Sud di Seul, dove studiavano o lavoravano gran parte delle vittime del naufragio di due giorni fa del traghetto ‘Sewol’, rovesciatosi e affondato mentre era diretto all’isola di Jeju.

Al momento dell’incidente a bordo vi erano 475 persone – fra membri dell’equipaggio e passeggeri – fra cui 325 studenti e 15 insegnanti in gita scolastica. Finora i corpi recuperati sono stati trovati all’esterno della nave. Gli insegnanti, come avviene in tutto il mondo, accompagnavano gli studenti nella loro escursione didattica.

Il numero dei morti accertati rimane fermo a 28, mentre ammontano a 179 coloro che sono stati tratti in salvo. Ma il bilancio è purtroppo destinato ad aggravarsi, perché mancano all’appello – mai allocuzione è stata più adatta a questa tragedia – ben 268 persone.

Secondo quanto riferiscono fonti della polizia sud-coreana, il vicepreside aveva fatto perdere le sue tracce ieri. Erano scattate le ricerche, che hanno avuto un terribile esito: il professore è stato trovato impiccato nei pressi della palestra di Incheon, il porto dal quale era salpata la nave, dove sono ospitati i familiari delle persone annegate e disperse nella tragedia che così si aggrava ulteriormente di dolore.

L’uomo, Kang Min-gyu di 52 anni, si è stretto al collo la cintura, l’ha fissata al ramo di un albero e ha posto fine alla sua esistenza.

Quanto alle indagini del disastro, emerge che non solo il comandante della nave, il 69enne Lee Joon-seok, abbandonò il traghetto, ma al momento in cui si rovesciò nemmeno era al timone: lo ha reso noto il procuratore che segue l’inchiesta sulla sciagura, Pak Jae-eok. “Era sul retro”, si è limitato ad aggiungere il magistrato.

Le autorità giudiziarie sudcoreane nelle ultime ore hanno emesso un mandato di arresto per il comandante, mentre ancora gli investigatori stanno cercando di ricostruire i comportamenti dell’equipaggio durante la tragedia. Lee Joon-seok è accusato di aver violato il codice della navigazione, cedendo il timone al terzo ufficiale di 26 anni e abbandonando il traghetto nelle prime fasi del naufragio, prima di essersi assicurato che tutti i passeggeri fossero stati messi in sicurezza.

La Sewol è affondata mercoledì durante la traversata dal porto di Incheon, vicino a Seul, all’isola di Jeju. Gli inquirenti hanno ipotizzato che a provocare l’incidente potrebbe essere stato uno sbilanciamento del carico, composto da veicoli e container.

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