Addio al critico Claudio G. Fava, lanciò le soap-opera nei network italiani

Nato a Genova nel 1929, una volta diventato capostruttura a Raidue, dal 1981 ha scelto e programmato telefilm seriali, soap e sceneggiati fra cui ‘Capitol’, ‘Beautiful’, ‘Quando si ama’. Ha scritto anche molti saggi cinematografici e opere su Sordi, Fellini e Tognazzi. Il direttore del Tg2 Masi all’Adnkronos: “Mi mancherà, eravamo amici”

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Roma – Mondo della cultura in lutto: è morto il giornalista e critico cinematografico Claudio Giorgio Fava. Aveva 84 anni. “Eravamo molto amici e lo stimavo molto. Era un grande critico e un grande uomo. Mi mancherà“, ha detto all’Adnkronos il direttore del Tg2, Marcello Masi, che si è detto “molto dispiaciuto“.

Per il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, Fava “è stato talmente lungimirante allora, da essere ancora oggi punto di riferimento per chi fa televisione“. E nella storia della Rai e della tv italiana, ha detto Leone, “è stato e resta ancora oggi il più grande conoscitore di film, telefilm e serie di acquisto in grado di capire fin dagli anni ’70 e ’80 la forza di quel prodotto e la capacità di inserirlo in palinsesto“.

RAIDUE – Nato a Genova il 17 ottobre 1929, è stato per lunghi anni redattore e critico del ‘Corriere Mercantile’. Giornalista professionista dal 1961, assunto nel 1970 alla Direzione generale della Rai a Roma, si è occupato sin dall’inizio di programmazione di film. Dal 1976 responsabile di questo settore a Raiuno, è passato nel 1981 a Raidue come capostruttura, incaricato della scelta e della programmazione non solo di film editi o inediti ma anche di telefilm singoli e seriali, film tv, soap-opera e sceneggiati.

CINEMA DI NOTTE – Ha commissionato migliaia di ore di doppiaggi, riportando in circolo film ormai scomparsi come ‘Il grande sonno’, ‘Acque del Sud’, ‘I migliori anni della nostra vita’, ‘Ribalta di gloria’. Ha organizzato e spesso presentato in tv moltissimi cicli di film e, oltre alla programmazione quotidiana, ha realizzato anche quella di tarda serata con ‘Cinema di notte’, poi imitata da tutti i network, e ideato e condotto due rubriche di cinema: ‘Dolly’ e ‘Set’.

SOAP OPERA – Fra i numerosi titoli non cinematografici di successo, importati e programmati per sua iniziativa, si ricordano ‘Beautiful’ (e, avendo lanciato anche ‘Capitol’ e ‘Quando si ama’, è forse il maggior responsabile della introduzione della soap-opera americana nei network italiani), ‘Hunter’ e ‘Miami Vice’.

ROMANZO A PUNTATE – Ha pubblicato moltissimi articoli e, negli anni ’70, su ‘L’Opinione’ – allora organo del Partito Liberale Italiano – persino una storia a puntate di un romanzo di spionaggio. Ha tenuto inoltre diverse rubriche di corrispondenza con i lettori, tra cui ‘La posta di D.O.C. Holliday’. Fava ha anche pubblicato diversi libri. Raccolte di elzeviri e di saggi cinematografici (‘Tagliati al vivo’, ‘Le camere di Lafayette’) e, da solo o in collaborazione, opere su Alberto Sordi, Federico Fellini, Ugo Tognazzi.

CINEMA E TEATRO – E’ stato presidente o membro di diverse giurie di cinema e di televisione, in Italia e all’estero; ha provato anche l’esperienza di attore: al cinema con Maurizio Nichetti (‘Ladri di saponette’), in tv con Ombretta Colli (‘Una donna tutta sbagliata’) e in teatro con gli Sbragia padre e figlio, su un testo di Guido Fink dedicato a Orson Welles.

LA PENSIONE – Una volta andato in pensione nel 1994, Fava ha ricevuto l’incarico di insegnamento di ‘Teoria e tecnica della comunicazione radiotelevisiva’ per il Diploma universitario di giornalismo alla Facoltà di Scienze Politiche di Genova.

(Adnkronos/Ign)