Yemen, tecnico russo del settore petrolifero sfugge a tentativo di sequestro a Sanaa

A seguito della reazione armata, uccisi due rapitori, messi in fuga gli altri due. Il fatto dimostra che una adeguata preparazione in territorio ostile può essere risolutiva per prevenire problemi in materia di sicurezza

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Sanaa – Per la prima volta nella storia dello Yemen, caratterizzata da numerosi sequestri ai danni di cittadini stranieri, un uomo è sfuggito a un sequestro di persona a Sanaa, capitale dello Yemen, riuscendo ad uccidere i suoi rapitori. Secondo quanto riferiscono i media yemeniti, un cittadino russo, che in Yemen come consulente nel settore petrolifero, è riuscito ieri sera a sfuggire a un tentativo di sequestro di persona, difendendosi con la sua pistola e uccidendo due miliziani locali.

L’uomo ha subito il tentativo di rapimento mentre usciva da un negozio del quartiere di al Hadda, zona commerciale della città, dove si trovano le ambasciate straniere. La vittima del tentato sequestro ha infatti aperto il fuoco contro i suoi aggressori, uccidendo due miliziani e mettendo in fuga gli altri che si trovavano a bordo di un’auto che lo seguiva.

Sono numerosi i rapimenti di stranieri registrati in Yemen negli ultimi anni, terminati quasi tutti con un lieto fine, mentre quello terminato tragicamente risale al primo ottobre del 1989 con la morte di quattro occidentali.

Tuttavia la reazione del tecnico petrolifero russo mostra come un’adeguata preparazione tecnica e una pianificazione attiva in materia di sicurezza possano prevenire i rischi in territorio ostile, soprattutto quando la sicurezza personale non può essere garantita da forze statali deboli o non adeguatamente preparate.

(Credit: AGI)