Sicilia in piena emergenza immigrazione, ma per il presidente Crocetta è tutto a posto: “loro hanno diritto d’asilo”

Salvate quasi 2000 persone dalle unità della Marina Militare Italiana nel quadro dell’operazione Mare Nostrum, tra cui 12 neonati, 120 minori e molte donne in gravidanza. Mare Nostrum costa all’Italia nove milioni di euro al mese, Frontex ne fornisce sette: ma all’anno…

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Palermo – Continua l’emergenza umanitaria nel Mar Mediterraneo, dove le unità della Marina Militare Italiana hanno operato operazioni SAR (Search And Rescue) di immigrati clandestini provenienti dalle coste del NordAfrica, ma originari della Siria, della Nigeria, dell’Eritrea e di altri Paesi.

In totale nelle ultime 24 ore sono state salvate oltre 1500 persone, recuperate dalla LPD (Landing Platform Dock) San Giorgio, dal pattugliatore “Cassiopea”, dalla corvetta “Urania” e dalla fregata “Aliseo”, oltre a due motovedette della Guardia Costiera e due rimorchiatori civili – Asso 25 e Almisan – con il contributo fondamentale dell’elicottero EH 101 imbarcato sulla “San Giorgio” e un ATR 42 di pattugliamento della Guardia Costiera.

La “Cassiopea” ha condotto a Porto Empedocle 358 immigrati, con 26 donne, cinque delle quali in stato di gravidanza, oltre a 23 minori. La “Aliseo” ha recuperato circa 300 persone in un’altra operazione, mentre la “Urania” ha recuperato altre 400 persone, tra le quali anche 12 neonati, 71 minorenni e 61 donne, che saranno portati a Pozzallo. Infine, la “San Giorgio” ha recuperato quasi mille persone, che saranno condotte ad Augusta.

Le operazioni di salvataggio stanno mettendo a dura prova la resistenza di uomini e mezzi, considerato che finora sono state recuperate nel Mediterraneo oltre 22 mila persone, contro le quasi 45 mila di tutto il 2013.

Un problema serio, che coinvolge aspetti umanitari di indiscutibile rilevanza, ma anche problemi sociali, di sicurezza e finanziari da non sottovalutare, se si pensa che l’accoglienza costa circa nove milioni di euro al mese, mentre Frontex – l’organismo dell’UE che gestisce le frontiere – ne mette a disposizione solo sette per tutto l’anno.

Uno squilibrio evidente, segno di qualcosa che non sta funzionando come dovrebbe nella catena della sussidiarietà europea, generando tensioni sociali evidenti a chi abbia un minimo di sensibilità, soprattutto in periodi di grave crisi economica come l’attuale fase congiunturale.

Non è però così per il presidente della Sicilia, rosario Crocetta, per il quale c’è “nessun allarmismo” e che anzi si chiede polemico: “i comuni perché dovrebbero essere al collasso?“. E a chi gli fa osservare – forse anche con qualche inopportunità – del rischio che correrebbe il turismo, Crocetta risponde: “non è vero che il turismo subisce danni dagli sbarchi. L’anno scorso a Lampedusa ci sono stati numerosi sbarchi e la stagione è andata benissimo“.

Peccato che i numeri degli sbarchi del 2013 potrebbero essere raddoppiati a fine anno, se proseguisse il trend di sbarchi e salvataggi attuale. Sul fronte dei costi per le casse pubbliche locali – salassate – Crocetta ha precisato: “i comuni non hanno spese da affrontare. La nostra Protezione civile è a disposizione delle Prefetture. I Comuni hanno un solo problema, che è il pagamento delle spese per i minori non accompagnati perché il Viminale ha tagliato queste spese in modo ingiusto“. Poi, con il solito piglio ha affermato: “il problema della solidarietà agli immigrati riguarda tutti. È più l’aspetto psicologico“.

Infatti, per il presidente della Sicilia “la solidarietà nei confronti degli immigrati è un dovere che hanno lo Stato, la regione e anche i comuni. La maggior parte dei migranti ha diritto d’asilo, queste persone sono dei rifugiati provenienti da paesi da cui scappano perché rischiano la vita. Loro hanno diritto all’asilo politico“, ma Crocetta dimentica che lo status di rifugiato è concesso solo dopo una valutazione prescritta dalla legge e non è corretto farla con una sorta di “prova finestra”.

Tuttavia, Crocetta poi conclude con un messaggio ai sindaci dei comuni interessati: “se ci sono problemi i sindaci sanno come contattarmi per tentare di risolverli“, annunciando che nella “finanziaria-bis” sarà previsto “un capitolo da destinare all’accoglienza per i minori non accompagnati“. Per il presidente della Sicilia il problema nasce dalla concentrazione degli immigrati irregolari in alcuni posti: “se lasci tutti i profughi a Pozzallo allora sì che la situazione diventa ingestibile. Bisogna fare un piano con il ministero dell’Interno“.

Un’affermazione tanto veritiera da suscitare un’osservazione: che ci aspettate?

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