Vincenda Aldrovandi. Napolitano: Una vicenda indegna. Renzi: Disonorati dal gesto. Alfano: Gravissimo e inaccettabile

La donna ringrazia il capo dello Stato: “Le sue parole riaccendono la speranza“. Cresce la polemica dopo l’ovazione della platea del Sap ai poliziotti condannati in via definitiva per la morte del figlio. Renzi: “Disonorati dal gesto”. Boldrini: “Applauso inaccettabile. Choc per tutti, gettato discredito sulla polizia”. Alfano: “Gesto gravissimo e inaccettabile”. Ma il SAP insiste: “Giusti gli applausi, per noi la sentenza è sbagliata”. CONSAP contro Pansa. SIULP e SALP contrari a quel gesto inqualificabile, ma anche all’interno del SAP si odono voci di profondo dissenso su quell’applauso. Su Facebook monta l’indignazione di chi non ci sta a farsi accomunare con gli agenti condannati per la morte del giovane ferrarese

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Roma – Dopo l’applauso di solidarietà tributato dal congresso del sindacato di polizia Sap agli agenti condannati per la morte del giovane Federico Aldrovandi durante un controllo nel 2005, a Ferrara, si è alzato il coro dell’indignazione generale delle istituzioni. Dal capo dello Stato al presidente del Senato, dalla presidente della Camera al capo del Governo, al capo della Polizia e ai dirigenti di altri sindacati di polizia, è stato un profluvio di solidarietà.

A pensare male si potrebbe anche inquadrare la questione all’interno delle dinamiche elettorali, ma quell’applauso durante il congresso del Sap è davvero un’enormità e lo sarebbe anche se le contestazioni dei poliziotti condannati – ossia una sentenza sbagliata – fossero fondate: ci sono modi e procedure per chiedere la revisione di un processo, ma va considerato comunque che Patrizia Moretti – madre di Federico Aldrovandi – non potrà mai richiedere la revisione della morte del figlio. Quindi il paradigma che dovrebbe muovere i poliziotti – tutti – è quello della moderazione misurata, assai misurata.

NAPOLITANO: VICENDA INDEGNA – Il presidente della Repubblica, probabilmente interpretando il sentimento di tutta l’Italia che ragiona (anche di quella amica e vicina alla Polizia di Stato, alle Forze dell’Ordine e alle Forze Armate: come questa testata), ha scritto alla mamma del povero ragazzo di Ferrara. “Cara Signora, desidero lei sappia – anche se può averlo facilmente intuito – che condivido pienamente le posizioni prese dal ministro dell’Interno e dal presidente del Consiglio per quella che 20140501-patrizia-moretti-300x396quest’ultimo ha definito ‘una indegna vicenda‘. E comprendo quanto dolore essa le abbia procurato“. “Sono anche certo – ha concluso il capo dello Stato – che la gran parte delle forze di polizia comprenda quanto sia stato fuorviante quel comportamento. Affettuosamente“.

MADRE FEDERICO, PAROLE NAPOLITANO ACCENDONO SPERANZA – L’ufficio stampa del Quirinale ha poi divulgato la cortese risposta inviata al presidente della Repubblica da Patrizia Moretti, madre di Federico Aldrovandi. “Grazie Signor Presidente. Sono onorata e felice di leggere le sue parole che, alla fine di questa intensa giornata”, ha scritto, “mi accendono davvero la speranza in un futuro migliore per i nostri figli”.

RENZI, ATTEGGIAMENTO IERI INACCETTABILE, DISONORATI DA GESTO – Quello che è successo al congresso del Sap “è stato inaccettabile e ha provocato disonore nei confronti delle migliaia di donne e uomini che portano la divisa e fanno il loro lavoro in modo straordinario” ha detto il presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi. “Martedì ho subito chiamato la signora Patrizia per mandarle un abbraccio che non è del presidente del Consiglio, ma delle donne e degli uomini con la divisa che servono il Paese in modo straordinario, e sono tantissimi, e che si sono sentiti disonorati da quel gesto“.

LA CONDANNA DI ALFANO. “Un gesto gravissimo e inaccettabile”. Questa la definizione che Angelino Alfano, ministro dell’Interno, ha dato dell’applauso tributato agli agenti condannati per l’omicidio di Federico Aldrovandi. Alfano ha poi annunciato che revocherà l’appuntamento fissato con il Sap per martedì prossimo. Per il ministro dell’Interno “nulla vale più della vita umana. C’è una sentenza passata in giudicato: uomini e donne in divisa non possono applaudire. Quella parola della magistratura – scandisce il titolare del Viminale – doveva chiudere il caso”. Tanto più, aggiungiamo noi, che gli agenti sono a piede libero perché beneficiari dell’indulto e che non sono stati licenziati, come sarebbe avvenuto in ogni altro Paese civile.

LA MADRE IN PARLAMENTO – Durissime le parole della madre del 18enne, Patrizia Moretti: “La politica non può chiudere gli occhi. Le famiglie da sole non possono sostenere questo calvario è una questione che riguarda la società intera” ha detto durante la conferenza stampa in Senato convocata da Luigi Manconi, presidente della Commissione Diritti umani. “Mi sottraggo al dialogo malato con gli assassini di mio figlio, con chi vuole fare prove di forza. Non voglio più parlare con loro. La parola ora deve passare alla politica e alle istituzioni. La politica – ha aggiunto – deve entrare nella questione e trovare una soluzione prima di tutto culturale e anche tecnica. La solidarietà delle istituzioni non si esaurisca in parole vuote. Vorrei risposte concrete, provvedimenti“.

GRASSO – “Oggi ho incontrato Patrizia, la madre di Federico Aldrovandi. Ho avuto difficoltà a trovare le parole giuste per esprimere la mia vicinanza a una madre che ha tragicamente perso un figlio e che, in più, è continuamente esposta a episodi come quello di ieri”, ha scritto Pietro Grasso, presidente del Senato, in un post nel proprio profilo su Facebook. “La morte di un ragazzo di 18 anni non può essere oggetto di alcuna strumentalizzazione”, ha aggiunto prima di rilevare che “quegli applausi provocano rabbia e sdegno”. Grasso ha poi aggiunto una riflessione anche di ordine personale. “Per me poi, che da trent’anni vivo circondato da agenti della Polizia di Stato, di cui conosco impegno, fatica, rischi, sacrifici, la rabbia è ancora maggiore”, ha spiegato, “perché so che quell’applauso getta discredito anche su chi porta con onestà quella divisa”.

BOLDRINI – Il lungo applauso tributato “è inaccettabile” e “getta ombre e discredito sull’intero corpo di Polizia”, composto “da agenti che lavorano per l’interesse comune e nel rispetto delle regole”. Così la presidente della Camera, Laura Boldrini, subito dopo aver incontrato Patrizia Moretti. Poco dopo l’incontro la presidente ha postato su Twitter una foto dell’incontro. “Abbraccio Patrizia, mamma di Federico Aldrovandi – scrive in un tweet – per provocazione che fa male e getta discredito su polizia”.

PREFETTO PANSA – Secondo quanto riferito all’Adnkronos dalla stessa Moretti, martedì sera il prefetto Alessandro Pansa le ha telefonato per esprimerle “vicinanza e solidarietà”. Il prefetto ha definito “vergognoso” quanto accaduto. Al capo della polizia, ha detto la mamma di Federico, “quello che chiederò, anche per i poliziotti onesti, è che la loro voce si sollevi insieme alla mia“.

SAP DIFENDE I COLLEGHI – Per Gianni Tonelli, eletto martedì presidente nazionale del Sap, “Alfano è vittima del bombardamento mediatico che si è innescato sulla vicenda Aldrovandi, perché prima che un processo giurisdizionale è stato un processo di piazza in cui sono state veicolate ad arte valanghe di informazioni tutte assolutamente false”.

Il ministro dell’Interno – ha commentato Tonelli all’agenzia di stampa Adnkronos – è una vittima come lo siamo noi, al punto che avevamo ritenuto anche noi i colleghi responsabili. In base all’analisi dei documenti processuali, a nostro avviso risulta invece che la sentenza è sbagliata”. Tonelli ha poi ammesso: “Non mi nascondo dietro un dito e mi prendo le mie responsabilità. Non copro i colleghi condannati per la morte di Aldrovandi. Ma su questa vicenda ci sono punti di vista differenti, anche nella magistratura”.

Tonelli ha poi ammesso di essere “molto dispiaciuto” della cancellazione dell’appuntamento di martedì prossimo per iniziativa del ministro Alfano. “Avremmo parlato di spending review e del processo di unificazione delle forze di Polizia”, ha spiegato, per poi aggiungere che il Sap invita Alfano a dar mandato ai legali del Viminale di fare un’analisi sugli atti processuali del caso Aldrovandi, senza condannare a priori un gesto di solidarietà per dei colleghi che noi consideriamo innocenti e che ambiscono a un giusto processo di revisione”.

Quanto alla telefonata di Pansa a Patrizia Moretti, “il capo della Polizia ha fatto bene, visto che alcuni suoi uomini sono stati protagonisti di un evento nel quale suo figlio ha perso la vita. Ma per me – ha spiegato Tonelli – il prefetto ha sbagliato nel giudizio, cioè nel definire ‘vergognosi’ gli applausi tributati dal congresso Sap agli agenti condannati”.

Insomma, al Sap pensano di essere depositari della verità, sempre e comunque. Forse hanno informazioni, documenti e prove per quanto asseriscono – la non responsabilità diretta degli agenti condannati per la morte del giovane ferrarese – ma è indubbio che una posizione di comprensione (se non di vicinanza) sia mai stata espressa verso una madre che ha perso un figlio in modo così tragico e in circostanze così sbilanciate.

REAZIONE CONSAP – “Pansa non può essere il nostro Capo, dopo il ‘cretino’, definisce vergognoso un semplice applauso” ha sottolineato la Confederazione Sindacale Autonoma di Polizia (CONSAP). “Ci chiediamo come si possa definire comportamento vergognoso applaudire tre colleghi ad un congresso di un sindacato di polizia”.

SIULP – Diversa l’opinione di Felice Romano, segretario generale del Siulp (Sindacato italiano unitario lavoratori polizia). “Condivido le dichiarazioni del ministro Alfano e del capo della Polizia, per i poliziotti il rispetto e la sacralità della vita sono un elemento irrinunciabile per lo svolgimento del nostro lavoro“, ha commentato Romano a Sky TG24.

SIAP – “La mia organizzazione non si riconosce e prende le distanze da quegli applausi che riteniamo gravi e inopportuni. Condividiamo lo spirito e le parole utilizzate dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano, con cui ha inteso commentare quanto accaduto“, ha commentato all’Adnkronos Giuseppe Tiani, segretario del SIAP (Sindacato Italiano Appartenenti Polizia). Ciononostante, “il disagio oggettivo che i poliziotti vivono per una serie di antiche ragioni – ha chiarito il sindacalista – non può essere canalizzato in gesti di quel tipo“.

SAP – Su Facebook è esploso nelle ultime ore il dissenso di altri poliziotti iscritti al SAP, che condannano l’applauso ai poliziotti condannati per la morte di Aldrovandi. “Il Segretario Generale Nazionale spieghi tale gesto agli Iscritti. Noi paghiamo un Sindacato per difendere i diritti dei Poliziotti che si fanno il culo sulla strada e combattono la criminalità e che sperano di riportare a casa la pelle dopo il loro lavoro, gente che difende i diritti dei cittadini”, scrive in un post sul profilo del SAP Gaetano Pria, il quale poi aggiunge: non pago per coloro che applaudono gli ex colleghi che si sono macchiati di infami delitti e che sono stati condannati, macchiando di sangue anche la divisa di chi fa il proprio dovere con dignità. Spieghino”, conclude, “ agli iscritti e alla gente il significato di tali applausi”.

(Credit: Adnkronos/Ign)