Alluvione nelle Marche. Esondazioni in provincia di Ancona, Senigallia colpita a morte: deceduti due anziani

(Aggiornamento) Oltre all’uomo deceduto a seguito di un malore nella sua casa di Senigallia, ufficialmente dichiarato morto l’altro anziano disperso nell’esondazione del Misa a Borgo Bicchia. Impossibili i soccorsi via terra a causa degli allagamenti. All’arrivo dell’eliambulanza non c’era più nulla da fare. Situazione critica in tutta nella provincia di Ancona. Salvato uno jesino di 86 anni: era rimasto bloccato nell’auto in un sottopasso. Spacca (“governatore” Marche): “chiederemo lo stato di emergenza al Governo”. Renzi: “disponibili a intervenire subito”

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Ancona – Vittime e distruzione nelle Marche, a causa di un’alluvione che ha causato due morti, migliaia di sfollati, scolaresche bloccate a scuola. Senigallia la città più colpita.

I primi interventi sono stati indirizzati al recupero e all’assistenza delle persone, in particolare quelle presenti negli edifici scolastici, con alcune scolaresche evacuate, come all’Istituto Corinaldesi – dove erano presenti un centinaio le persone – e la Scuola Marchetti. Soccorso anche un gruppo di persone entrate in una struttura sportiva nei pressi di Via Capanna, dopo aver forzato la porta di accesso.

Intervenute le sezioni marchigiane disponibili della Croce Rossa Italiana e dell’Anpas, fin dalle prime ore della mattinata, quando cominciava a essere chiaro lo scenario che si stava per presentare alle autorità locali.

La pesante situazione nel Senigalliese ha richiesto la concertazione degli interventi operativi nella zona. Da Morciano di Romagna e da Pescara sono arrivati mezzi anfibi della CRI per prestare soccorso nelle aree allagate e per recuperare le persone in pericolo.

Purtroppo un anziano è morto ieri pomeriggio, 3 maggio, dopo aver accusato un malore nella sua casa a Senigallia. L’uomo è stato soccorso da un’eliambulanza perché i soccorsi via terra erano impossibili a causa della situazione delle strade, dopo il violento nubifragio che si è abbattuto sulla zona, ma per l’anziano non c’è stato nulla da fare. L’uomo si chiamava Nicola Rossi, 86 anni: è stato colpito da un infarto, decedendo senza poter essere soccorso.

Allo stesso tempo, risultava disperso un altro anziano, Aldo Cicetti, trascinato via dalla corrente nella sua abitazione di Borgo Bicchia. Si trovava in cantina insieme alla moglie, che ha aiutato a mettersi in salvo, ma non riuscendo a farlo per se stesso. Aveva 80 anni. Intorno alle 19 di ieri, fonti della Regione Marche hanno confermato la morte dell’uomo. Il caporedattore del “Corriere Adriatico”, Andrea Fraboni, aveva riferito a Sky TG24 che vi fosse un disperso, poi è arrivata la tragica conferma.

La situazione è rimasta critica in tutta nella provincia di Ancona e in particolare a Senigallia dove diverse zone della città sono allagate.

Le precipitazioni che venerdì notte hanno colpito la provincia di Ancona hanno provocato allagamenti e smottamenti in quasi tutta la Vallesina, nella Marche. In particolare sono state chiuse le seguenti strade: Sp 36 Montecarottese per smottamenti; Via Montelatiere di San Marcello per una frana; Via Fontedamo di Jesi per allagamenti.

Allagamenti ed esondazioni sono stati segnalati in vari punti di Chiaravalle. Alle 5.30 a via Fontedamo di Jesi un anziano jesino di 86 anni è stato salvato dai carabinieri mentre era rimasto bloccato con la propria auto in un sottopasso completamente allagato. Pochi minuti prima era stata segnalata al 112 una vettura in balia delle acque in quel sottopasso.

Giunti sul posto i militari dell’Aliquota Radiomobile di Jesi hanno visto una Fiat Multipla che si spostava lateralmente verso i pilastri spinta dalla forza delle acque. La vettura era invasa dalle acque fino a metà. I militari si sono accorti che all’interno c’era un uomo e sono entrati in acqua per raggiungere il veicolo. Nonostante le difficoltà legate all’acqua alta più di un metro e alla corrente formatasi, i militari sono riusciti a salvare l’anziano, trovato in stato confusionale e con un principio di ipotermia. L’uomo è stato visitato e sta bene.

La provincia di Ancona, la più colpita, ha ricevuto e riceverà la maggior parte del supporto.  Il direttore del dipartimento della Protezione Civile, Roberto Oreficini, e il comandante regionale dei Vigili del Fuoco, Giorgio Alocci, hanno coordinato gli interventi in tutto il territorio dalla città marchigiana.

Le autorità hanno inviato la popolazione a non uscire di casa, se non per inderogabili necessità, oltre che a collocarsi ai piani più alti degli edifici, qualora l’acqua piovana avesse già invaso i piani più bassi.

Nonostante Senigallia sia stata la città più colpita, con interi quartieri allagati e l’autostrada sfiorata dalla massa d’acqua alluvionale, esondazioni sono state registrate in provincia di Ancona a Pianello di Ostra e Chiaravalle. Critica anche la situazione a Osimo e Corinaldo, dove sono stati subito attivati i centri operativi comunali.

Nelle prossime purtroppo non è previsto un miglioramento del quadro meteorologico. La Protezione Civile ha aggiornato il bollettino meteo, che “prevede il persistere di precipitazioni diffuse e persistenti, anche a carattere di rovescio o temporale, su Marche, Abruzzo, Molise, Puglia, Basilicata e Calabria“. In particolare, dal pomeriggio di sabato alle prime ore di lunedì 5 maggio, “si prevedono inoltre precipitazioni, anche a carattere di rovescio o temporale, sulla Sicilia. I fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento“.

Per quanto riguarda il fronte adriatico, dalle prime ore di “domenica 4 maggio, si prevedono venti forti con raffiche di burrasca dai quadranti settentrionali su Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Molise in estensione alla Puglia, con mareggiate lungo le coste“.

Criticità arancione, dunque, per tutta la giornata di domenica, per “rischio idraulico sul Veneto meridionale” che per “tutto il territorio delle Marche, mentre rimane indicata criticità gialla su buona parte del territorio nazionale“.

Il presidente del Consiglio dei ministri, Matteo Renzi ha seguito l’evolversi della situazione da Palazzo Chigi, sede del Governo, in costante contatto con il capo della Protezione Civile, prefetto Franco Gabrielli.

Renzi ha poi chiamato al telefono il presidente delle Marche, Gian Mario Spacca, per esprimere solidarietà e vicinanza alle Marche e per assicurare il tempestivo intervento del Governo nella fase dell’emergenza.

Ci sono tutte le condizioni per richiedere alla Presidenza del Consiglio lo stato di emergenza e quindi lo faremo immediatamente“, ha assicurato fin dal tardo pomeriggio Spacca. “Qui a Senigallia”, ha aggiunto” in modo particolare, la zona industriale è stata pesantemente colpita dall’alluvione. Le attività economiche sono quindi bloccate e c’è la necessità di ripristinare al più presto queste funzioni. Nella zona interna del senigalliese“, ha concluso il presidente delle Marche, “alcune frazioni sono state fortemente interessate dal maltempo: in questo caso occorre ripristinare al più presto le condizioni di vita di comunità“.

Il presidente della Camera Laura Boldrini, marchigiana, parlando del maltempo abbattutosi sulle Marche, ha dichiarato di essere “molto vicina alle famiglie e ai volontari“, per il loro prezioso contributo.

Ultimo aggiornamento 4 Maggio 2014, ore 03.35 | (Fonte: agenzie, YouReporter.it)