Ucraina, Cremlino: migliaia di richieste aiuto da filo-russi

Il presidente russo Vladimir Putin ha detto di essere “profondamente indignato” da quanto sta avvenendo nell’Ucraina orientale. Mosca: abbiamo perso l’influenza sulle milizie del sud-est, dice il portavoce del Cremlino Peskov

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Kiev – Il Cremlino sostiene di aver ricevuto “migliaia” di appelli e richieste di aiuto da parte di cittadini russofoni dal sud-est dell’Ucraina affinché Mosca intervenga in loro difesa. “Vladimir Putin è stato informato di queste chiamate telefoniche“, ha spiegato il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov “ed è profondamente indignato” dal “crimine” compiuto da Kiev.

Con decine di migliaia di soldati ammassati lungo il confine con l’Ucraina, la Russia potrebbe cogliere in qualsiasi momento il pretesto per un intervento, come per i fatti avvenuti ieri ad Odessa, dove 42 persone sono state uccise da un incendio doloso. “Ad Odessa delle persone disarmate sono state bruciate vive“, ha incalzato il portavoce di Putin.

Purtroppo non possiamo esprimere le nostre condoglianze alle autorità di Kiev poiché le autorità di Kiev semplicemente non esistono in quanto tali“, ha detto Peskov aggiungendo che la “Russia ha ormai perso la sua influenza sulle milizie armate filorusse del sud-est“, poiché “sarebbe impossibile convincerle a disarmare in un contesto in cui pesa una minaccia diretta sulla loro vita“.

Ad inizio marzo Vladimir Putin aveva ottenuto l’autorizzazione da parte del Parlamento russo per l’invio di truppe in Ucraina per proteggere i russofoni dopo il rovesciamento del governo del presidente Viktor Yanukovich.

(TMNews)