Ragazze rapite in Nigeria. Il leader di Boko Haram dichiara in un video: “saranno vendute al mercato” (video)

Il gruppo islamista affiliato ad al-Qaeda ha rivendicato il sequestro di 276 studentesse, alcune delle quali sarebbero state “già vendute per pochi dollari”

20140505-Abubakar-Shekau-660x440

Kano (Nigeria) – Il leader del gruppo islamista Boko Haram ha detto che le studentesse rapite in Nigeria saranno ridotte in schiavitù, vendute e date in moglie. “Ho rapito le vostre ragazze e le venderò al mercato, come vuole Allah“, ha annunciato il leader del gruppo islamista, Abubakar Shekau, rivendicando il sequestro in un video lungo 57 minuti, in cui ha fatto riferimento al rapimento delle 276 studentesse dal dormitorio della loro scuola a Chibok, nel nord del Paese il 14 aprile scorso. Delle giovani rapite, 53 sono poi riuscite a fuggire, mentre altre 223 restano nelle mani dei miliziani.

Secondo alcune informazioni non confermate, alcune delle ragazze sono state già vendute per poche decine di dollari al mercato delle mogli, al confine tra Ciad, Nigeria e Camerun.

Da giorni nel Paese si ripetono manifestazioni per chiedere al governo di intervenire in modo più efficace nella situazione. Il presidente Goodluck Jonathan ha annunciato ieri di aver rivolto un appello a diversi leader internazionali, fra questi anche Barack Obama, per ricevere aiuti per le ricerche delle ragazze.

Intanto, una delle donne a capo delle manifestazioni di piazza – indette per chiedere al Governo di agire per il rilascio delle ragazze – è stata arrestata su ordine della moglie del presidente. Secondo quanto riferisce la BBC, Naomi Mutah Nyadar stava partecipando a un incontro organizzato dalla first lady, che si chiama Patience Jonathan, quando è stata portata via dalla polizia. Evidentemente “Patience” solo di nome…

Una porzione del video del farneticante leader di Boko Haram

Naomi Mutah Nyadar aveva organizzato la scorsa settimana una manifestazione nella capitale Abuja, per sollecitare il governo ad adoperarsi per rintracciare le studentesse. Pogo Bitrus, uno dei leader della comunità di Chibok, ha riferito alla BBC di essersi recato alla stazione di polizia dove la donna sarebbe stata condotta senza però riuscire ad avere informazioni. Bitrus ha quindi auspicato che la first lady comprenda presto “il suo errore“.

Ieri il presidente nigeriano Goodluck Jonathan ha rivolto un appello ai leader di diversi Paesi, tra cui Stati Uniti, Regno Unito, Francia e Cina, perchè aiutino le autorità nigeriane a ritrovare le ragazze rapite tre settimane fa dai jihadisti di Boko Haram e a risolvere, più in generale, il problema dell’insicurezza. In un messaggio alla nazione, il capo dello Stato ha promesso che “le ragazze, ovunque si trovino, saranno sicuramente liberate”.

(TMNews)