Scambio di ‘affettuosità’ tra Crocetta e Orlando, in mezzo il PD sempre più in mezzo ai guai

Crocetta, Orlando vada a casa, ha distrutto la città. Orlando da mesi chiede il commissariamento della Sicilia, per manifesta incapacità della giunta Crocetta a governare. Sullo sfondo il PD, partito troppo debole per governare due galletti come Orlando e Crocetta che agiscono come due elefanti in una cristalleria

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Palermo – “Penso che per la salvezza della Sicilia sarebbe opportuno che Orlando se ne andasse, ha distrutto Palermo, l’ha messa in ginocchio. I problemi che adesso paghiamo rispetto, ad esempio, alle vicende degli ex Pip non li abbiamo creati noi. Gli consiglierei di essere un po’ più umile e di lavorare di più“. A dirlo all’Adnkronos è stato il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, replicando a distanza al sindaco di Palermo e presidente dell’AnciSicilia, Leoluca Orlando, che da mesi invoca il commissariamento della Regione come unica strada per lasalvezza dell’Isola” dal dissesto. “Vorrei fosse chiaro – aggiunge – che non sono in guerra con Orlando. Anzi di lui non mi interessa proprio nulla“.

È l’ennesimo episodio della telenovelaLeoluca, Rosario e i giovani d’oggi“, in onda sugli schermi siciliani da qualche mese, dove i giovani d’oggi sono il segretario del PD siciliano, Fausto Raciti, e la sua vice, Mila Spicola. Tre giorni fa, il 5 maggio, il sindaco di Palermo – da presidente dell’Anci Sicilia – aveva chiamato in assemblea i sindaci siciliani per sferrare l’attacco al “governatore”, accusato di trascinare gli enti locali nel vortice del dissesto.

A suo dire il crack che soffia tempesta sui bilanci dei Comuni sarebbe l’anticamera degli scontri sociali prossimi venturi e metterebbe a rischio “la tenuta democratica della Regione“. Così, in assenza di risposte, le amministrazioni locali “si rivolgeranno al Capo dello Stato“, aveva minacciato il primo cittadino – per la serie “a volte ritornano” – di Palermo.

Questo perché il malessere verso l’esecutivo regionale presieduto da Crocetta si starebbe diffondendo a macchia d’olio in Sicilia, tanto da aver spinto il sindaco del capoluogo a parlarne con il sottosegretario alla Presidenza del Consigli, Graziano Delrio, per chiedere la presenza del governo nazionale al confronto tra Anci ed giunta Crocetta, anche per superare gli effetti del ritardo di cinque mesi nel trasferimento dei fondi – peraltro tagliati – con un terzo dei 390 comuni condannati al dissesto.

Crocetta aveva provato subito ad anticipare ulteriori mosse di Orlando. “Dopo un confronto con i miei assessori ho disposto di procedere ai pagamenti immediati della quarta trimestralita’ del 2013 e della prima del 2014 a fronte della grave situazione finanziaria determinatasi negli enti locali“, aveva dichiarato, salvo poi sferrare il contrattacco: “Sono stanco dei falsi allarmi sollevati dal presidente dell’Anci. Abbiamo avuto difficolta’ tecniche legate a un ritardo perche’ 41 comuni avevano chiesto un anticipo dal Fondo di rotazione e non hanno restituito le somme, bloccando i pagamenti per tutti. Cosi’ ho preso una soluzione drastica, pagare i comuni che hanno diritto alla loro quota. Per gli altri faremo in modo nella manovra salva lavoratori di salvare anche i comuni in difficolta’“. Chi gestisce l’Anci, aveva però continuato Crocetta, “dovrebbe avere il coraggio di dire la verita’“, a fronte invece di “una campagna elettorale di Orlando spietata. Ma nessuno piu’ lo vuole. Il sindaco si occupi piuttosto di Palermo che e’ allo sbando“, aveva concluso. Oggi il seguito più duro.

Sullo sfondo l’ingresso di Leoluca Orlando nel PD, un partito troppo sconquassato in Sicilia per avere due galletti così turbolenti nel proprio seno, tanto furiosi da sfasciare tutto. Complimenti.

(Fonte: Adnkronos, AGI)