Marsala, arrestata cancelliere del tribunale civile: chiedeva tangenti per redigere inventari

La donna è stata arrestata dai Carabinieri con l’accusa di concussione e tentativo di induzione indebita a dare o promettere utilità. Le indagini sono coordinate dal procuratore di Marsala Alberto di Pisa e dalla sostituta Antonella Trainito

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Palermo – Avrebbe chiesto mazzette per non ritardare l’inventario dei beni in successioni ereditarie sotto attenzione dell’autorità giudiziaria. Con l’accusa di concussione e di tentativo di induzione indebita a dare o promettere utilità i Carabinieri hanno arrestato una donna, cancelliere del Tribunale civile di Marsala, nel trapanese.

L’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari è stata emessa dal Gip Annalisa Amato, su richiesta della locale procura.

Due i casi ricostruiti contestati al pubblico ufficiale e ricostruiti dai militari coordinati dal procuratore di Marsala Alberto Di Pisa e dal sostituto Antonella Trainito. In una circostanza la donna, incaricata di redigere l’inventario dei beni ereditati da due fratelli, di cui uno minore, avrebbe costretto l’erede maggiorenne, tutore del fratello minore, a consegnarle “in via ufficiosa ed abusiva” una somma di denaro ed, al contempo, a sottoscrivere un atto nel quale la vittima dichiarava di non avere corrisposto alcuna somma per la redazione dell’inventario.

In un secondo caso il cancelliere avrebbe tentato di farsi consegnare del denaro anche da un avvocato che assisteva una vedova, madre di due minori, per effettuare l’inventario dei beni che la donna aveva ereditato dal marito deceduto.

(Adnkronos)