Il Papa ai sacerdoti: ‘Non bastonate chi viene a confessarsi’. Ai fedeli, prima del Regina Coeli: ‘disturbate i pastori’

A San Pietro messa di ordinazione di 13 nuovi presbiteri: ”Hanno sentito che le porte della chiesa si chiudevano in faccia, per favore non fate questo”. “I fedeli debbono importunare vescovi e preti”, ha poi detto, ricordando che oggi ricorre la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni

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Città del Vaticano – “Provo dolore quando trovo gente che non va più a confessarsi perché è stata bastonata, sgridata: hanno sentito che le porte della chiesa si chiudevano in faccia, per favore non fate questo“. Così Papa Francesco durante la Messa di ordinazione di 13 nuovi presbiteri nella Basilica di San Pietro.

Tra questi sei italiani, quattro originari dell’America Latina, uno dal Pakistan, uno dalla Corea del Sud, uno dal Vietnam. “Non stancatevi mai di essere misericordiosi e di avere “la capacità di perdono“, ha raccomandato loro, sottolineando che “il Signore non è venuto a condannare ma a perdonare“.

Quindi, ha affermato che i sacerdoti non sono padroni della dottrina, ma alla dottrina piuttosto devono essere fedeli.

Poi, durante il consueto saluto ai circa 100 mila pellegrini accorsi in piazza San Pietro per la recita del Regina Coeli, il Pontefice ha ripreso il tema del rapporto tra fedeli e sacerdoti. “In questa domenica preghiamo per i pastori della Chiesa, per tutti i vescovi, compreso il vescovo di Roma, e per tutti i sacerdoti. E a voi fedeli chiedo di importunarli per chiedere loro la grazia, la dottrina e la guida“, ha detto Francesco, presentando la figura evangelica del Buon Pastore.

Una volta – ha aggiunto a braccio Francesco – ho letto una cosa bellissima su come il popolo di Dio aiuta i sacerdoti e i vescovi aiuta ad essere buoni pastori: quando il vitellino ha fame va dalla mucca, sua mamma, ma la mucca non glielo dà subito, il vitellino bussa col suo naso alla mammella della mucca, così voi laici dovete essere con i pastori, bussare sempre perché vi diano il latte della grazia, della dottrina e della guida. Importunate i pastori“, il Papa ha esortato.

In questo nostro tempo la voce del Signore rischia di venire come soffocata da tante voci“, ha detto prima della recita del Regina Coeli, esortando “tutti i battezzati, le famiglie, le parrocchie, i movimenti” ad assumere “l’impegno di promuovere le vocazioni con consapevolezza e convinzione“. “In questa domenica ricorre la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni“, ha ricordato il Papa sottolineando che “ogni vocazione richiede in ogni caso un esodo da sé stessi per centrare la propria esistenza su Cristo e sul suo Vangelo“.

Secondo Bergoglio, “la chiamata a seguire Gesù è nello stesso tempo entusiasmante e impegnativa“. “Perché si realizzi – ha spiegato – è necessario sempre entrare in profonda amicizia con il Signore per poter vivere di Lui e per Lui“.

Cari fratelli e sorelle, rinvigoriti dalla gioia pasquale e dalla fede nel Risorto, affidiamo i nostri propositi e le nostre intenzioni – ha esortato il Pontefice – alla Vergine Maria, madre di ogni vocazione, perché con la sua intercessione susciti e sostenga numerose e sante vocazioni al servizio della Chiesa e del mondo“. “Forse qui in piazza – ha poi concluso – c’è qualcuno che sente questa voce del Signore che lo chiama al sacerdozio: preghiamo per lui, e per tutti i giovani che ricevono questa chiamata“.

(Fonte: agenzie)