Expo, Renzi chiama Cantone. L’autorità anticorruzione sorveglierà sui lavori

Renzi ha proposto di affidare al presidente dell’Autorità nazionale sulla corruzione il compito di seguire l’evento. Maroni: “Bene, lo stimo”. Alfano: “Task force buona idea”

Raffaele Cantone, capo dell'Autorità anticorruzione

Roma – Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, ha chiesto oggi al presidente dell’autorità anticorruzione Raffaele Cantone di seguire nell’ambito del suo incarico anche i lavori per l’Expo di Milano. Lo hanno confermato fonti di Palazzo Chigi alle agenzie di stampa.

Nel saluto portato in occasione del gala di aprtura del nuovo Teatro dell’Opera di Firenze, Matteo Renzi, pur non citandola espressamente, ha fatto riferimento all’inchiesta giudiziaria della procura di Milano sull’Expo2015. “Quando ci sono grandi interventi, grandi iniziative, se ci sono delle vicende che non vanno bene, se ci sono problemi con la giustizia, si devono fermare i responsabili e non le grandi opere“, ha detto il presidente del Consiglio.

Cantone in un’intervista al quotidiano napoletano ‘Il Mattino‘ ha reso l’idea del proprio punto di vista sulla questione: “L’unica cosa da non fare è cancellare l’Expo, sarebbe la più grande sconfitta per la democrazia. Bisogna andare avanti e il governo ci mette la faccia. La politica rialzi la guardia“, un giudizio che centra in pieno la questione: è la politica che deve fare un passo indietro (forse più d’uno…) dalla burocrazia e dalla gestione dell’economia.

Di avviso contrario il M5S, che vorrebbe cancellare l’appuntamento internazionale. Alessandro Di Battista, intervistato da Lucia Annunziata nel programma di approfondimento domenicale su Rai3 “In 1/2 ora” lo ha detto a chiare lettere: “dobbiamo cancellare l’Expo”.

Il presidente della Regione Lombardia, Roberto Maroni, è intervenuto questa mattina in diretta telefonica a ‘Mattino 5-La Telefonata‘, l’angolo di approfondimento mattutino su Canale 5, condotto da Maurizio Belpietro. “Adesso dobbiamo garantire che l’Expo si faccia in tempo, che si concludano i lavori e che questi controlli continuino per evitare infiltrazioni di affaristi, lobbisti o mafiosi“. “È il commissario del governo a seguire i lavori per Expo e quindi bene fa il governo ad intervenire perché è il compito suo: conosco il magistrato Raffaele Cantone e lo stimo ha detto Maroni – sono sicuro – ha proseguito – che la sua presenza aiuterà il commissario di governo nel suo lavoro“.”Questa brutta vicenda getta un’ombra sull’Expo – ha aggiunto – ma bisogna chiarire, perché ci sono tantissimi appalti che sono stati fatti in modo regolare e c’è un gruppo investigativo presso la Prefettura di Milano che lavora per controllare e per evitare che non ci siano delle infiltrazioni mafiose che infatti non ci sono state” .

Sullo scandalo degli appalti milanesi sono intervenuti i presidenti delle Camere. Per Pietro Grassola lotta alla corruzione e all’economia criminale è fondamentale” e su questo terreno “ovviamente la politica deve fare la sua parte“, ha detto il presidente del Senato. “La corruzione – ha aggiunto conversando con i cronisti che gli chiedevano un commento sull’indagine Expo – dopo tangentopoli non è stata distrutta, ma ha cambiato mode, forme attività“.

Grasso ha quindi ricordato di aver presentato un disegno di legge contro la corruzione, il falso in bilancio, il riciclaggio, l’evasione fiscale. “Spero – ha concluso – che presto possa procedere il suo iter in Parlamento in maniera da dare ai magistrati gli strumenti che servono. Ovviamente la politica deve fare la sua parte“.

La Presidente della Camera, Laura Boldrini, sostiene invece che “è nell’interesse di Expo che ci sia chiarezza, perché quella sarà una grande occasione. E non ci debbono essere ombre. Fa bene la magistratura ad andare fino in fondo – ha aggiunto – e fa bene la politica a farsi da parte”.

Si è anche parlato di una task force anticorruzione per fermare i disonesti. Secondo il ministro Alfano è una buona idea, perché noi abbiamo fatto fin qui tante azioni, tanti protocolli, tanti accordi, tante buone regole per fare sì che il nostro Expo possa essere ‘mafia free’, senza infiltrazioni criminali“, ha affermato il titolare del Viminale commentando la proposta di Renzi di istituire una task force anticorruzione. “È evidente – ha aggiunto – che non ci si può mai distrarre un attimo e la questione a questo punto diventa quella di prevenire queste infiltrazioni mafiose. Invitiamo i magistrati – ha concluso Alfano – a fare fino in fondo il loro lavoro e noi dal nostro canto faremo fino in fondo il nostro, facendo tutto quel che serve e la task force potrebbe essere una buona soluzione“.

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