Nigeria, ragazze rapite convertite all’islam. Boko Haram offre uno scambio di prigionieri (video)

In un video di 17 minuti, Abubakar Shekau, leader del gruppo qaedista nigeriano ha minacciato di non liberarle se non saranno rilasciati tutti i membri di Boko Haram detenuti nelle carceri della Nigeria. Diffuse immagine delle ragazze vestite con l’hijab islamico

Le ragazze rapite nelle immagini diffuse dal gruppo qaedista nigeriano (Foto AFP via BBC)
Le ragazze rapite nelle immagini diffuse dal gruppo qaedista nigeriano (Foto AFP via BBC)

Abuja – Boko Haram ha diffuso un nuovo video in cui mostra quelle che sarebbero le ragazze rapite dal gruppo terrorista islamico il 14 aprile scorso da una scuola nel nord della Nigeria. Nel filmato di 17 minuti, il leader islamista Abubakar Shekau afferma che le studentesse sono state convertite all’Islam e minaccia che non verranno liberate fino a quando non saranno rilasciati tutti i membri di Boko Haram detenuti nelle carceri nigeriane.

Le immagini mostrano un centinaio di ragazze vestite con il tradizionale hijab fino ai piedi che pregano in una zona rurale non identificata. Il sequestro di oltre 200 ragazze, rapite per essere poi vendute al mercato come schiave, secondo quanto annunciato lo stesso leader in un video diffuso la settimana scorsa, aveva suscitato un’ondata di critiche e compassione nel mondo.

Tantissimi i personaggi del mondo della politica, dell’arte e della cultura che hanno espresso sostegno alla campagna divenuta virale sui social media #BringBackOurGirls.

Il video rilanciato dalla BBC

Intanto il governatore dello Stato del Borno, Kashim Shetima, ha detto di aver trasmesso ai militari “informazioni” ricevute da testimoni, secondo i quali i rapitori non avrebbero oltrepassato il confine verso il Ciad o il Camerun e le ragazze potrebbero dunque trovarsi ancora in Nigeria.

La presidente francese Hollande ha affermato di essere pronto a mettere in piedi per sabato prossimo un vertice dei paesi confinanti con la Nigeria per affrontare la questione. “Ne ho parlato con il presidente nigeriano, Goodluck Jonathan“, ha detto Francois Hollande, aggiungendo che al vertice “dovrebbero essere presenti, tra gli altri, Gran Bretagna, Stati Uniti e Unione Europea“. Quest’ultima si occuperà dell’emergenza oggi nel corso del Consiglio affari esteri.

Roma, ha spiegato nei giorni scorsi il capo della diplomazia italiana, Federica Mogherini, sottolineerà la necessità di un coordinamento tra i Paesi europei, funzionale alla ricerca di una soluzione per la liberazione delle ragazze. Al suo arrivo alla riunione a Bruxelles con i colleghi dei Ventotto, Mogherini ha espresso “grande soddisfazione” per il fatto che su richiesta italiana sia stato inserito all’ordine del giorno il tema del rapimento delle ragazze nigeriane e si è detta convinta che “il fatto che il Consiglio di oggi ne parli sia un buon messaggio“.

(AGI)