Ucraina: un uomo ucciso e tre feriti da forze Kiev, ma le forze governative negano responsabilità

Secondo l’agenzia Interfax-Ulraine, uomini della Guardia Nazionale avrebbero aperto il fuoco sui civili in coda per votare nel cosiddetto referendum di indipendenza dall’Ucraina, tenuto ieri nelle regioni orientali del Paese e promosso dalle forze filo-russe. Kiev però nega che a Krasnoarmeisk forze governative abbiano ucciso e ferito alcuno

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Un uomo ucciso e un altro è rimasto ferito all’esterno del comune di Krasnoarmeisk, una delle città delle regione orientale di Donetsk dove si stavano concludendo le operazioni di voto per il referendum per la secessione da Kiev. Lo ha riferito l’agenzia Interfax-Ukraine, sostenendo che uomini della Guardia Nazionale ucraina avessero aperto il fuoco per disperdere una folla di filo-russi intenzionati di partecipare alla votazione plebiscitaria.

Secondo un testimone – citato sempre dall’Interfax – soldati del battaglione “Dnepr” della Guardia Nazionale di Kiev avrebbero sparato sulla folla che impediva loro l’accesso all’edificio dove era installato uno dei seggi. Almeno altri 2 feriti risulterebbero nel villaggio di Baranikova, nella provincia di Lugansk, dove – cita sempre l’Interfax – gli abitanti avrebbero  provato a bloccare l’avanzata di blindati della Guardia Nazionale di Kiev.

Il condizionale è d’obbligo perché le autorità di Kiev hanno poi negato che uomini della Guardia Nazionale ucraina avessero aperto il fuoco e avessero ucciso un uomo, ferendone un altro a Krasnoarmeisk.  Le autorità di Dnipropetrovsk hanno poi smentito che forze del battaglione “Dnepr” siano rimaste coinvolte nella sparatoria, ma hanno comunque confermato che la sparatoria si sia verificata. “Il battaglione ‘Dnepr’ non era semplicemente di Krasnoarmeisk per cui potete trarre da soli le vostre conclusioni“, ha affermato Borys Filatov, numero 2 a Dnipropetrovsk.

(AGI)