L’appello comune dei presidenti della Repubblica d’Italia, Germania e Polonia per il voto europeo

Ieri, 16 Maggio 2014, a otto giorni dal voto per il rinnovo del Parlamento Europeo, Giorgio Napolitano, Joachim Gauck e Bronislaw Komorowski si rivolgono ai propri cittadini esortandoli ad esercitare il voto. Pubblichiamo il testo dell’appello

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Cari Cittadini,

ci accingiamo ad eleggere il nuovo Parlamento dell’Unione Europea. Quest’anno la nostra voce conterà più che in passato: per la prima volta la potremo impiegare per influire significativamente sulla scelta di chi guiderà la Commissione Europea verso il futuro. Allo stesso tempo, i nuovi membri del Parlamento Europeo avranno una responsabilità crescente nell’ambito del processo di formazione delle leggi. Ciò che faranno sarà importante per tutti noi e per ciascuno di noi europei.

Siamo in larga maggioranza consapevoli dei vantaggi, concreti e quotidiani, che ci vengono dall’appartenenza all’Unione Europea. Oggi sono dati per scontati le libertà e i diritti fondamentali. Non dovrebbero essere considerati come acquisiti una volta per tutte. Essi devono essere invece costantemente riaffermati e difesi.

Ormai da tempo si è affermato uno stile di vita europeo al quale la maggior parte di noi non intende rinunciare. Essere cittadini europei significa oggi poter vivere, lavorare ed esercitare un’attività imprenditoriale dovunque, all’interno dei confini dell’Unione. Significa poter viaggiare senza controlli alle frontiere e, spesso, senza neppure la necessità di dover cambiar moneta. Significa poter studiare a Varsavia, Roma, Berlino ed in qualsiasi altra città in Europa. Significa poter esprimere il proprio punto di vista liberamente, sempre e dovunque. Essere europei significa, in definitiva, essere liberi.

Essere europei significa anche vivere al sicuro. Possiamo fare affidamento su un insieme comune di norme e sul rispetto di standard ambientali, sociali e di sicurezza alimentare comuni. I vincoli della solidarietà europea sono così forti che possiamo fare affidamento su uno sforzo comune per contrastare gli effetti della crisi economica e finanziaria. Combattere la disoccupazione e ristabilire le condizioni per una crescita sostenibile costituiscono il nostro obbiettivo comune. Lavorando ed interagendo gli uni con gli altri acquisiamo infatti la capacità di plasmare insieme il nostro comune destino.

Nata dalle tenebre della più tragica delle guerre, l’integrazione europea è stata, sin dagli albori, un progetto di pace. Lo è ancora. La violazione dell’integrità territoriale dell’Ucraina ci richiama all’urgente bisogno di dar vita ad un sempre più stretto coordinamento europeo, ad esempio nei settori della politica estera, di difesa e dell’energia.

Libertà e prosperità, pace e diritti umani: questo è l’Europa. Ed è perciò che andare a votare merita il nostro tempo ed il nostro sforzo. Con il nostro voto possiamo davvero influire sull’evoluzione delle politiche europee.

Per questi motivi, il 25 Maggio, votate! Votate per l’Europa!

(Fonte: Quirinale)